Fortitudo Bologna sfida Pesaro al PalaDozza nel play-in decisivo
La Fortitudo Bologna affronta Pesaro al PalaDozza nel play-in decisivo per i quarti di finale di A2. Fantinelli torna in campo.

I giocatori della Fortitudo salutano la ’Fossa’: martedì si gioca al PalaDozza (Schicchi)
Alla fine arriva Pesaro. Dopo il tira e molla degli ultimi giorni, con la telenovela su data e campo di gioco per la disputa del primo turno dei play-in (ieri sera si è finalmente giocato a Forlì per l’indisponibilità della Vitrifrigo Arena a causa del concomitante meeting di Tecnocasa, non senza scombinare le date già formalizzate dalla Fip), saranno dunque i marchigiani - avendo battuto 85-72 Torino - gli avversari che la Fortitudo di coach Attilio Caja affronterà martedì sera sulle doghe del PalaDozza, con palla a due alle 20,30.
Da qui uscirà la futura avversaria che sfiderà Cantù, terza della classe al termine della regular season di A2, per i quarti di finale. Questo significherebbe, stando agli obiettivi di inizio stagione, vedere il bicchiere mezzo pieno di un’annata che era partita per bissare la cavalcata dello scorso anno, terminata con la finale persa contro Trapani, per poi complicarsi visto il cambio di panchina Caja-Cagnardi-Caja, la sfilza a dir poco incredibile di infortuni e, nel complesso, un’annata sportiva complicata e per molti versi deludente.
Gara secca, dunque, ma con tutti i benefici del PalaDozza e un fattore campo storicamente considerato il valore aggiunto del club, vuoi per i numeri da record parametrati alla categoria, vuoi per l’effettivo rendimento dei biancoblù quando giocano sotto la volta del ‘Madison’: quest’anno in casa la Effe ha scritto 15 vittorie e 4 sconfitte. Certo, quest’anno è stata la neopromossa Udine a raccogliere maggiormente dalle partite giocate fra le mura domestiche, ma quello della Effe resta comunque un campo prestigioso dove gli avversari trovano energie maggiori per via della cornice di pubblico caldissima che ne fanno senza tema di smentita la piazza da battere: anche qua, indipendentemente dalla categoria.
Tuttavia vista la posta in gioco, e nei termini di una gara da dentro-fuori, il fattore emotivo potrebbe essere il vero ago della bilancia, sia per un’avversaria che trovandosi in piazza Azzarita potrebbe avere la testa più sgombera avendo meno da perdere, sia appunto il contrario. Per la Fortitudo si spera infatti che non entri in gioco, come già paventato da Marco Calamai in una recente intervista, l’ansia da prestazione di chi deve salvare a tutti i costi una stagione tormentata.
Determinante in questo senso sarà senz’altro il reintegro di capitan Matteo Fantinelli, alle prese con la pubalgia ma con ogni probabilità del match, che per il ruolo che investe e per l’aura da trascinatore che possiede, potrebbe dare un’ulteriore spinta ai suoi compagni di squadra. Sotto col secondo turno di play-in. Una lotteria, ma con Bologna certamente più avvantaggiata dalle circostanze: ma con l’obbligo di non pensare allo 0-2 occorso in regular season.
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