Fortitudo, la mossa del Fante: "Saremo al massimo per i playoff"
Serie A2 Il capitano: "Siamo un gruppo sano, capace di sacrificarsi come abbiamo dimostrato con Rieti"

Matteo Fantinelli, 31 anni, è il capitano nonché il regista di un’Aquila che vorrebbe ritrovare la serie A (Fortitudo-Orsini)
"Penso positivo". La canzone di Lorenzo Jovanotti calza a pennello per un Matteo Fantinelli che incarna lo spirito Fortitudo. Capitano, giocatore dei giorni nostri con la più lunga striscia di fedeltà. E la voglia di non arrendersi mai.
Fantinelli come va? "Bene, ho ripreso ad allenarmi con i compagni, anche se …". Anche se? "Mi sento debilitato, la febbre mi ha buttato giù",
L’influenza vi ha decimato. "Ha colpito metà squadra. Prima Battistini e Panni, poi io e Bolpin, adesso Freeman. Domenica sia io che Bolpin, abbiamo stretto i denti sia per l’importanza della sfida sia per li numeri dell’organico. Siamo contati dopo il ko di Vencato".
La buona notizia: torna Gabriel. "Siamo molto contenti che Kenny sia tornato in gruppo. E’ un ragazzo super, sempre positivo ed è bello averlo in campo. Non possiamo chiedergli l’impossibile, avrà i suoi alti e bassi, perché è fermo da tempo. Ma oltre all’approccio sempre positivo, dal sorriso contagioso, saprà darci talento e punti. Basta dargli tempo per ritrovare la condizione".
Facciamo un passo in dietro con Rieti si è vista una volitiva Fortitudo. "Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, andando oltre al lato tecnico. Siamo partiti benissimo, poi avevamo finito le energie e complice anche le loro percentuali da tre sono riusciti a ribaltarla. A quel punto, con le spalle al muro, grazie alla spinta del PalaDozza, abbiamo tirato fuori risorse che nemmeno pensavamo di avere e alla fine l’abbiamo portata a casa".
Coach Caja ha applaudito lei e Bolpin. "L’ennesima testimonianza di come tutti siamo attaccati a questa maglia e a questi colori. Siamo coesi e ci teniamo tantissimo. Bolpin e io non ci siamo tirati indietro".
Adesso vi attende Avellino. "Gara difficile. Gli irpini stanno disputando, con pieno merito, una stagione al di sopra delle aspettative. Bortolin è un ottimo centro, Mussini è uno dei migliori esterni del campionato. Sappiamo bene che in un campionato come questo nessuno ti regala niente".
Già un commento su questa A2 che regala sorprese ogni giornata? "Giochiamo tante partite, tutte le squadre hanno avuto alti e bassi. La condizione della squadra e gli infortuni incidono sul rendimento di tutti".
Udine favorita per la promozione diretta? "Credo possano perderla solo loro. I friulani sono più forti e più quadrati. Se devo indicare una squadra che andrà subito in A dico Udine".
E la Fortitudo? "Puntiamo ad arrivare nella migliore condizione fisica e mentale ai playoff. Per farlo vogliamo chiudere bene la stagione regolare, anche per scalare ulteriori posizioni e farci trovare pronti".
Come arriverà la Fortitudo ai playoff? "Decisa a farsi valere. Abbiamo Gabriel da reinserire e aspettiamo gli infortunati".
A proposito di infortunati. Una stagione davvero incredibile per voi: 7 interventi chirurgici. "Siamo stati falcidiati dagli infortuni, adesso ne stiamo uscendo, ma dobbiamo continuare a pensare una partita alla volta, un’avversaria alla volta".
Finale di stagione decisivo per la griglia playoff. "Ci attendono 8 sfide, saranno tutte importanti: in casa abbiamo Milano, Rimini e Cividale (oltre a Nardò), in trasferta Forlì, Udine (oltre alla già citata Avellino e Livorno a chiude il 26 aprile) un cammino duro, ma abbiamo tutte le carte in regola per far bene, il fattore campo nei playoff conterà molto, l’effetto PalaDozza fa la differenza".
Cosa si augura per la Effe in vista della seconda parte della stagione? "Di essere al completo. Giocare senza un americano alla lunga diventa complicato. Adesso però rimaniamo compatti, cerchiamo di risalire in classifica e chiudere nel migliore condizione possibile".
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