Fortitudo, soliti alti e bassi. Non basta super Gabriel. Ad Avellino arriva un ko
La Effe parte forte, poi buio totale nei due tempi centrali e Aradori s’infortuna. Nel finale è inutile lo show dell’americano. Ora la sosta per la Coppa Italia.

La rabbia di capitan Fantinelli: il ko di Avellino brucia (Foto Fortitudo Pallacanestro)
79 FORTITUDO BOLOGNA 73
BASKET: Mussini 15, Jurkatamm 13, Lewis 24, Earlington 14, Bortolin 10; Sabatino, Maglietti 3, Verazzo, Nikolic, Codeluppi ne, Perfigli ne. All. Crotti. FORTITUDO FLATS SERVICE BOLOGNA: Fantinelli 8, Panni 2, Aradori 2, Mian 13, Freeman 8; Gabriel 27, Bolpin 2, Cusin 8, Battistini 3, Menalo ne. All. Caja. Arbitri: Barbiero, D’Amato, Lupelli. Note: parziali 16-22, 36-31, 59-46. Tiri da due: Avellino 18/42; Fortitudo 18/39. Tiri da tre: 7/24; 9/24. Tiri liberi: 22/25; 10/12. Rimbalzi: 41; 36.
La Fortitudo cade ad Avellino nell’ultimo turno prima della sosta per la Final Four di Coppa Italia. Partita da ottovolante, tra alti e bassi e prestazioni frutto soprattuto più dell’estemporaneità che del gioco corale. Al Pala Del Mauro si è vista una Fortitudo positiva nel primo quarto, poi il buio. Nei due tempi centrali la Effe ha messo a segno complessivamente 24 punti, sbagliando completamente atteggiamento e toccando il -15 a inizio dell’ultima frazione. Spalle al muro è arrivata una reazione di orgoglio da parte della squadra che fino a quel momento era stata sopratutto Mian e Cusin e davvero poco altro, con un Freeman fuori partita. A trascinare la squadra nel finale è stato Kenny Gabriel al rientro dopo il lungo stop che lo aveva visto in campo l’ultima volta il 29 dicembre a Pesaro. A tratti irritante, fin troppo polemico tanto nei confronti della terna arbitrale, per altro decisamente negativa, quanto con il pubblico irpino che lo ha "beccato", il nativo di Charlotte a tratti è stato immarcabile, anche se la sua è stata una prestazione individuale, poco legata al contesto di squadra. Dal 67-52 per Avellino al 33’, a suon di triple (6 su 14 per lui alla fine) Gabriel ha riportato la Flats Service fino a -2, sul 75-73, sbagliando a 35’’ dalla fine la tripla del sorpasso, ma non è bastato visto che nel finale i quattro liberi di Mussini hanno indirizzato il confronto dalla parte di un Avellino non scintillante, ma decisamente più solido della Fortitudo. Una prestazione tra alti e bassi, arrivata al termine di una serata negativa dentro e fuori dal campo. Sul parquet c’è infatti da registrare l’infortunio di Pietro Aradori. Bloccato da un problema alla caviglia sinistra rimediato nel finale di primo quarto: l’ala bresciana si è dovuto fermare, le sue condizioni saranno rivalutate nelle prossime ore con un consulto specialistico a cui sarà sottoposto. Una giornata negativa purtroppo anche fuori: assenti gli Ultras 1932, la Fossa dei Leoni, dal secondo quarto, appena appresa la notizia, ha assistito al match in silenzio in segno di rispetto di un tifoso del gruppo scomparso ieri pomeriggio a Bologna.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su