Fortitudo: stagione altalenante tra infortuni e sfide decisive per i playoff

La Fortitudo affronta una stagione difficile tra infortuni e sfide cruciali per i playoff, con risultati altalenanti.

di FILIPPO MAZZONI
25 aprile 2025
Kenny Gabriel ha perso lo spirito e la mira dei giorni migliori, costringendo la Fortitudo a giocare spesso con un solo vero statunitense (Schicchi)

Kenny Gabriel ha perso lo spirito e la mira dei giorni migliori, costringendo la Fortitudo a giocare spesso con un solo vero statunitense (Schicchi)

Alti e bassi, all’interno delle singole partite e nella stessa stagione. Un brutto inizio, una fase centrale esaltante, una volata di nuovo sottotono hanno contraddistinto l’annata di una Fortitudo in lotta più per una posizione nei play in che nei playoff. La stagione è stata contraddistinta da punte importanti con l’arrivo di Attilio Caja, ma con un finale in cui sono emerse chiare ed evidenti criticità di un’annata nata male, che in casa biancoblù si è provato a sistemare in corsa, ma che sta andando verso una conclusione che non è quella che ci si poteva aspettare.

La sfida con Rimini ricalca quello che è stato l’andamento della stagione di una Fortitudo che dopo un primo tempo tutto sommato sul filo dell’equilibrio, ha toccato il +11 nella terza frazione per poi sprofondare nell’ultimo quarto e farsi sorpassare. La stanchezza fisica e mentale accusate dalla squadra nell’ultimo quarto sono qualcosa che si è ripetuto anche in altre circostanze e che la Fortitudo ha pagato a caro prezzo.

Nel giorno dei recuperi di Luca Vencato e Pietro Aradori, la Fortitudo ha dovuto rinunciare a Matteo Fantinelli. L’assenza del capitano con Rimini è stata l’ennesima tegola di una stagione costellata da tanti infortuni. Un’annata sfortunata cominciata con lo stop e il lungo recupero di Aradori e proseguita con una sequela di problematiche che non sembrano voler abbandonare i biancoblù. Infortuni e stanchezza sono fattori importanti, a cui va aggiunto il fatto che la Fortitudo, con questo Kenny Gabriel che non gira, regala uno straniero quasi ogni settimana.

Più deleterio che utile, Gabriel non riesce a incidere al tiro, in quella che dovrebbe essere la sua specialità, ma spesso non è nemmeno utile alla squadra, con difese non all’altezza. Dal ritorno in campo nella sfida di Avellino Gabriel non è mai stato un fattore positivo, facendo vedere i lampi di classe raramente. Troppo poco per una squadra che avrebbe bisogno come il pane dei suoi punti. Ma quale potrà essere la classifica finale della Fortitudo dopo gli ultimo 40’ di gioco?

La situazione è a dir poco ingarbugliata, con la posizione finale della Effe che varia dal settimo posto, vittoria a Livorno sconfitte per Verona, Milano e Torino, alla tredicesima posizione in caso di sconfitta a Livorno e arrivo con una incredibile ammucchiata da 6 squadre a quota 40 con Torino, Milano, Avellino, Pesaro e Brindisi. Nel mezzo ci sono una variabile di risultati e di classifica che non dipendono solo dalla formazione di Caja e che, nell’ottica di un campionato senza logica, farebbero pensare a una Fortitudo che dovrà giocarsi l’accesso ai playoff dalle forche caudine dei play in.

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