Playoff Basket: Fortitudo sfida Cantù con il capitano Fantinelli in prima linea
Il capitano della Fortitudo, Matteo Fantinelli, guida la squadra contro Cantù nei quarti di playoff, nonostante la pubalgia.

Il saluto del capitano della Fortitudo Matteo Fantinelli alla Fossa dei Leoni
Ci siamo, si entra nella fase decisiva. Siamo ai playoff e a dare la carica in casa Fortitudo non poteva che essere il capitano, Matteo Fantinelli. Esperienza, qualità, carisma, il Fante è uno dei cardini dello spogliatoio che da domani sfida Cantù nei quarti.
Prima di tutto Fantinelli come sta? "Bene, ho la pubalgia che da oltre un mese continua a darmi fastidio e che non ho superato e devo gestirmi. Sto lavorando da 8 mesi e anche se non sono al cento per cento voglio esserci".
Domani è già gara-uno. "Affrontiamo una squadra fortissima come Cantù, sappiamo che sarà un quarto tosto, ma lo sarà anche per loro. Vogliamo giocarcela senza timori reverenziali".
Che serie si attende? "Nei playoff cresce la fisicità. Di fronte ci troveremo quella che da questo punto di vista e non solo è la più forte del campionato, con qualità da serie A".
L’avversario più pericoloso? "Faccio fatica a fare un solo nome. Basile, Moraschini, Okeke, McGee giusto per qualche nome ma ce ne sono tanti altri".
In difesa le tocca sempre il rivale più talentoso. "Ho un ruolo bidimensionale in base alla fase di gioco. Nel basket moderno con le rotazioni e i cambi ti porta a partire su un avversario e marcarne un altro all’interno della stessa azione, ma in effetti di solito sono l’addetto all’esterno straniero".
Quindi McGee? "Probabilmente. Proverò a fermarlo sapendo che avrò di fronte la miglior guardia della A2".
Quanto conta il fattore campo? "Per me molto, basta guardare il nostro percorso dell’anno scorso. Se giochi in campi caldi, come il nostro o quello di Cantù il pubblico si fa sentire. Siamo una squadra esperta cercheremo di non farci condizionare da questo. Con la Fossa che ci segue sempre, sono sicuro che ci sarà spettacolo anche sugli spalti".
Aveva detto che Udine era la grande favorita per la vittoria del campionato e così è stato. Adesso chi vede bene in questi playoff? "Cantù è la grande favorita, poi si sa nei playoff può succede di tutto, giochi male e perdi una partita e quello cambia inerzia della serie".
Cantù-Fortitudo è una finale anticipata? "Ci troviamo già nei quarti, sarà una sfida di altissimo livello, ma se vuoi vincere, le avversarie forti le devi affrontare e battere".
Come sta Vencato? "Lo staff medico lo sta monitorando, la speranza è che sia in campo domani. E’ molto importante per noi".
Così come importante lo è un Gabriel ritrovato. "Con Pesaro ha fatto una grande partita, può essere davvero un valore aggiuntivo. Cercheremo di metterlo nelle condizioni di continuare così, ma da capitano sottolineo che siamo una squadra, che si vince o si perde tutti insieme con l’attacco ma sopratutto con la difesa che è quella che ti sorregge quando le percentuali, come nei playoff, di solito si abbassano".
Cosa dovrebbe dire a società e tifosi? "Li ringrazio per il sostegno continuo, per essere sempre presenti, per questo calore e vicinanza e che ci spinge ad andare sempre oltre".
E ai compagni? "Dirò che andiamo a giocare in casa dei più forti e non c’è niente di meglio che vincere in casa dei più forti, mettendoci un po’ di faccia tosta e lottando con grinta e cuore su ogni possesso".
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