Vittoria della Effe: un passo verso i playoff con Cantù nel mirino
La Effe vince al PalaDozza, guidata da Aradori e Fantinelli. Ora si prepara per la sfida contro Cantù nei playoff.

Attilio Caja, tecnico Fortitudo (Schicchi)
Match in controllo, qualche vecchio difetto ancora da assestare, ma pur sempre un pass verso i playoff. "Complimenti ai ragazzi per la vittoria – dice coach Attilio Caja –, che ovviamente è stata difficile, anche se l’abbiamo condotta quasi sempre. Non siamo mai riusciti a chiuderla fino in fondo, ma siamo quasi sempre stati in controllo: qualche canestro concesso, ma i ragazzi sono stati bravi".
Per la Effe una vittoria anche di atteggiamento, per dimostrare che contro Cantù ci si arriva dalla porta principale. "Ottimo l’atteggiamento dei ragazzi, sono stati seri, anche in questo contesto Aradori e Fantinelli sono stati un’ottima guida per gli altri. E Gabriel e Freeman hanno fatto una partita da americani con la A maiuscola. Peccato per l’infortunio a Vencato, che ha preso un colpo sotto al ginocchio (oggi le analisi per capirne l’entità ndr)".
Una vittoria per i 4.600 del PalaDozza e per chi ha sempre sostenuto gli uomini in campo. "Bene per il pubblico, ovviamente eravamo in debito con loro per le partite perse con Pesaro in stagione regolare. Sono il nostro miglior alleato e il miglior giocatore in campo. Bene anche per la società: il presidente c’è sempre e ha sempre parole di incoraggiamento. Il playoff non era scontato. Da quando sono arrivato sembrava che si dovessero vincere tutte le partite. L’anno scorso ne abbiamo vinte 22 su 32, quest’anno 17 su 27: bisognerebbe leggere meglio i numeri prima di criticare perché sembra ci sia un abisso fra l’anno e scorso quest’anno".
Ora si parte per Desio. Con qualche riparazione ancora da fare per arrivare con il giusto slancio. "Con Pesaro abbiamo speso molto e Cantù ha i favori del pronostico, ma noi vogliamo giocarci le nostre carte. Dobbiamo migliorare la solidità difensiva. È una serie nuova: ovviamente oggi la pressione era su di noi, ma adesso passa a Cantù. Dobbiamo cercare di partire sapendo che abbiamo le nostre chance da giocare. Se avremo il contributo da parte di tutti andrà ancora meglio".
L’identità difensiva di Caja: la cifra degli ultimi due anni, ma serve di più. "Abbiamo giocato mostrando un buon potenziale offensivo, però con qualche errore in meno una partita così bella poteva essere chiusa prima: ormai me ne son fatto una ragione, siamo più offensivi che difensivi. In attacco abbiamo queste armi. Se abbiniamo una difesa attenta possiamo esser pericolosi".
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