LeBron James, 50mila volte super. E ora sogna il quinto anello Nba

Incredibile record di punti per la stella 40enne dei Lakers dopo il titolo di Mvp per il mese di febbraio

di ALESSANDRO GALLO
6 marzo 2025
LeBron James, 40 anni. Ha vinto 4 titoli Nba: 2 a Miami, uno coi Cavs e uno coi Lakers

LeBron James, 40 anni. Ha vinto 4 titoli Nba: 2 a Miami, uno coi Cavs e uno coi Lakers

Mister Cinquantamila. Che non sono dollari, non sono euro, ma punti. I punti che LeBron James – uno straordinario concentrato di talento, volontà, energia e longevità – ha segnato nella NBA. Quello che negli Stati Uniti chiamano, pomposamente, il campionato del mondo. Si potrà discutere all’infinito sulla NBA – c’è a chi non piace, perché spesso le partite diventano un esercizio di tiro a segno, dove il bersaglio è il canestro – e la sua bellezza. Ma sulla capacità di LeBron, il Prescelto, di mettere tutti d’accordo, no.

Che non significa sostenere che ’King James’ sia, senza ombra di dubbio, il miglior giocatore di tutti i tempi. Perché ci sarà qualcuno che preferirà Michael Jordan o Kobe Bryant, o prima ancora Larry Bird e Magic Johnson, senza dimenticare Kareem Abdul Jabbar e Julius Erving, pensando alla NBA dagli anni Settanta in poi. Ma numeri come LeBron non ce li ha nessuno. Facile, direte voi, superare quota 50.000 quando, all’appello, manca un solo punto.

LeBron, però, non è un giocatore normale: non può toccare una vetta che, per certi versi, è come se l’uomo sbarcasse su Marte, senza effetti speciali. E infatti, LeBron, nella vittoria dei suoi Lakers, contro i malcapitati Pelicans di New Orleans, battuti 136-115, di punti ne mette insieme 34. Per LeBron, ormai gli aggettivi sono finiti, ci sono 5/8 da due, 5/10 da tre e 9/9 ai liberi.

E il fatto è che poi, i Lakers, non sono l’ultima squadra della NBA. Non lo sono per storia e fascino – solo i Celtics di Boston posso vantare lo stesso appeal –, ma non lo sono nemmeno classifica alla mano. Perché i gialloviole sono secondi a Ovest. E dopo alcune stagioni di vacche magre, complice anche l’arrivo di Luka Doncic, futuro uomo franchigia, un pensierino al titolo lo stanno facendo.

LeBron di titoli ne ha vinti 4: due a Miami, uno a Cleveland (clamoroso) e uno a Los Angeles. Certo, c’è chi ha vinto più di lui (non solo Jordan, ma anche un certo Bill Russell), ma a quarant’anni suonati quanti, in passato, erano ancora così dominanti? James si è tolto uno sfizio in questa stagione. Avendo la possibilità di giocare con il figlio Bronny. Non nel campetto di casa. Nella NBA. Ma Bronny non è all’altezza del padre – non è una colpa, chiaro – e LeBron guarda avanti e forse ha un nuovo sogno. Pochi mesi fa ha compiuto quarant’anni. Il fisico è integro, la testa pure, così come la voglia di andare avanti.

Se dovessimo scommettere un euro, lo punteremo su James ai Giochi. Dal momento che nel 2028 si disputeranno a Los Angeles. Storia, spettacolo, interessi commerciali. Metteteci quello che volete. Ma non possiamo che ribadire che i numeri dicano, una volta di più, che LeBron è un vero fenomeno. Applausi.

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