Basket, Qualificazioni Europei 2025: l’Ungheria sgambetta l’Italia e vince 67-71

Affermazione dei magiari nell’ultimo turno del girone B

di DAVIDE BASELICE
23 febbraio 2025
Gianmarco Pozzecco, coach dell'Italia che questa sera è stat battuta dall'Ungheria

Gianmarco Pozzecco, coach dell'Italia che questa sera è stat battuta dall'Ungheria

Reggio Calabria, 23 febbraio 2025 – Si chiude con una sconfitta il cammino di qualificazioni dell’Italbasket ai prossimi campionati europei. Nell’ultima giornata del raggruppamento B è l’Ungheria a sorridere vincendo al PalaCalafiori per 67-71 e ottenendo la tredicesima affermazione nella storia degli scontri diretti. Un risultato che non basterà agli ospiti alla luce della contemporanea affermazione dell’Islanda ai danni della Turchia. Ritornando alla sfida in riva allo Stretto non basta un Nicola Akele da 6/8 dal campo insieme ad altri tre uomini in doppia cifra (Spagnolo, Diouf e Bortolani). Dall’altra parte sono determinanti le prestazioni dell’ex Capo d’Orlando Zoltan Perl (20) e David Vojvoda (16). L’Italia non riesce così a dare continuità al blitz infrasettimanale arrivato proprio in Turchia.  

Gli azzurri sprecano dieci lunghezze di vantaggio: fatale l’ultimo quarto

Coach Pozzecco inserisce una novità all’interno dei dodici andando ad inserire Sasha Grant al posto di Riccardo Rossato e con Saliou Niang disponibile dopo l’attacco influenzale che lo ha tenuto a riposo nel match in Turchia. Pajola, Spagnolo, Procida, Severini, Diouf è lo starting five scelto per affrontare i magiari che partono con un passo migliore rispetto agli azzurri. Gyorgy Goloman firma il 3-7 grazie ad una tripla centrale dopo due minuti e mezzo di cronometro. Si fa immediatamente ricorso alla panchina che premia i padroni di casa: Akele piazza la bomba del momentaneo sorpasso ma le polveri restano bagnate in attacco con numeri impietosi: 4/16 dal campo (25%) e 2/8 da tre. Quattro punti consecutivi di Keller fissano il punteggio della prima frazione sul 10-13. Ancora Akele pareggia i conti con un’altra conclusione dall’arco ma da due palle perse di Sarr nascono due piazzati dalla lunga distanza che spostano la bilancia in favore dei biancorossi (13-19). Spagnolo risistemerà il tutto spianando la strada all’allungo tricolore con la giocata di pura energia di Guglielmo Caruso (25-21 al 15’) Non c’è da stare tranquilli per l’Italia che dovrà poi incassare un altro break dalla truppa di Gasper Okorn confezionato ancora dal trio Perl- Vojvoda-Perl che consegnano cinque lunghezze di vantaggio all’intervallo (27-32).

La musica cambia nella ripresa quando le idee sembrano diametralmente diverse per l’Italia. In difesa viene alzato un muro intorno al canestro italiano che riuscirà ad incassare soltanto un punto in cinque minuti di gioco. E a beneficiarne è anche l’attacco che lentamente prima riesce ad annullare il divario e poi pigiare il piede sull’acceleratore con protagonisti Matteo Spagnolo supportato da Giordano Bortolani e Nicola Akele che vale un 12-0 di parziale. Sulla sponda dell’Ungheria sono Pongo e Perl a dare una scossa col canestro del -4 al 29’ tempestivamente stoppata dal team italiano che chiude sul 50-42 al suono della terza sirena. Un netto cambio di passo che viene nuovamente messo in discussione dai soliti Perl e Vojvoda che ribaltano lo scenario. Si spegne la a lampadina per il roster di Pozzecco che sprofonda sul -9 con Somogyi. Dalla lunetta Mouhamet Diouf tiene accese le chance di rientro (64-66 al 39’) disilluse poco dopo da Vojvoda con 1/2 dalla linea della carità che manda i titoli di coda all’incontro.

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