NBA, Finals: i Thunder espugnano Indianapolis e si riprendono il fattore campo
Trascinata dai 35 punti di Gilgeous-Alexander (15 segnati nel quarto quarto), Oklahoma City vince 111-104 sul campo dei Pacers e porta la serie sul 2-2 con la possibilità di avere la "bella" in casa

Gilgeous-Alexander (ANSA)
Indianapolis (Stati Uniti), 14 giugno 2025 – Si fa sempre più avvincente la serie delle NBA Finals tra Oklahoma City Thunder e Indiana Pacers. Dopo il ko di gara 3, la franchigia di OKC ha infatti rialzato la testa sbancando il Gainbridge Fieldhouse di Indianapolis 111-104 e portando la serie sul 2-2, ma soprattutto riprendendosi però il vantaggio del fattore campo che le era stato sottratto dopo il passo falso di gara 1. Le emozioni e lo spettacolo l’hanno fatta da padroni anche in questo quarto atto della serie che i Thunder, nonostante un disastroso 3/16 nel tiro da tre (18.8%), si sono aggiudicati dopo un inseguimento durato più di tre quarti e partito da uno svantaggio in doppia cifra. A griffare questo colpaccio nell’Indiana ci ha pensato Shai Gilgeous Alexander, che è tornato ai suoi standard da MVP dopo una gara 3 un po’ sottotono e ha messo a referto ben 35 punti (12/24 dal campo e 11/11 ai liberi), 15 dei quali nella decisiva quarta frazione. Fondamentale, però, anche il contributo fornito da Jalen Williams (27 punti e 7 rimbalzi), Chet Holmgren (per lui doppia doppia da 14 punti e ben 15 rimbalzi) e Alex Caruso, il quale per la seconda volta in queste Finals ha portato a casa un bottino di 20 punti in uscita dalla panchina. Agli Indiana Pacers resta invece il grande rammarico di non aver saputo chiudere la gara del possibile 3-1 – a lungo comandata in maniera autoritaria – e di aver finito sul più bello la benzina nel serbatoio: agli uomini di coach Carlisle non sono così bastate le prestazioni di Pascal Siakam (20 punti, 8 rimbalzi e 5 assist), Tyrese Haliburton (18 punti ma con un insufficiente 1/7 nel tiro da tre) e Obi Toppin (17 punti e 7 rimbalzi in 29’ giocati uscendo dalla panchina).
La gara
A regnare sovrano nei primi 24’ di gioco è stato l’equilibrio: Indiana ha infatti sì preso le redini del match tra le mani sin dalle prime battute portandosi anche sul +8 grazie al canestro di Nembhard, ma OKC non ha mai mollato la presa sul match e – aiutata da un Caruso subito brillante e da Williams – ha prontamente ricucito il gap chiudendo la frazione d’apertura con una sola lunghezza di ritardo (35-34). Un canovaccio che non si è discostato da quanto proposto nel secondo quarto in cui i Thunder sono sì riusciti a mettere la freccia del sorpasso (53-48 a 3’30” dall’intervallo, ma poi sono stati nuovamente ripresi e contro sorpassati da Siakam e compagni che sono rientrati in spogliatoio sul +3 di metà gara (57-60). Ben più deciso è stato l’affondo dei Pacers nella seconda parte del terzo quarto: speculando sulle difficoltà al tiro da fuori dei Thunder e su un Gilgeous-Alexander a tratti ben limitato dalla difesa, Indiana ha allungato il passo toccando il +10 a 2’08” dalla terza sirena con il canestro di un Toppin molto incisivo su entrambe le metà del campo (86-76). Un -10 che ha pungolato l’orgoglio dei Thunder, i quali nel quarto quarto hanno stretto le maglie della difesa e trovato in Shai Gilgeous-Alexander (15 punti negli ultimi 12’) l’arma in più di un attacco che ha tirato con 9/15 dal campo nel frangente, confezionando così il 31-17 di parziale che ha definitivamente ribaltato le sorti del match.
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