NBA, Jason Kidd: "Irving decisivo per portare Klay Thompson ai Mavs"

Il coach entusiasta: “Gli manca un solo anello per riempire tutte le dita di una mano e penso proprio possa vincerlo qui a Dallas”

22 agosto 2024
Kidd e IRving (ANSA)

Kidd e IRving (ANSA)

Dallas (Stati Uniti), 22 agosto 2024 – Uno dei colpi più importanti messi a segno nella “free agency” NBA dell’estate 2024 lo hanno piazzato senza ombra di dubbio i Dallas Mavericks che si sono assicurati le preziose prestazioni sportive di Klay Thompson. Dopo ben 13 anni, la guardia californiana classe 1990 ha infatti deciso di voltare pagina e lasciare i Golden State Warriors, con cui ha vinto quattro anelli NBA, per mettere la sua firma su un contratto che lo legherà alla franchigia texana per i prossimi tre anni, nei quali gli verranno garantiti circa 50 milioni di dollari complessivi. A dargli il benvenuto con parole di grande stima ci ha pensato il coach Jason Kidd: “Gli ho chiesto semplicemente di essere sé stesso e noi, dal canto nostro, dovremo cercare di fare tutto il possibile per favorire il suo inserimento all’interno della squadra. Klay ci porta in dote qualcosa che a questa squadra mancava, perché è un giocatore che non ha alcun timore di prendersi le sue responsabilità e anche un tiro decisivo. Ha già giocato in una franchigia che ha lottato per vincere l’anello e lo ha vinto quattro volte, al contrario di quanto è accaduto a tutti noi. Proprio per questo faremo grande affidamento sulle sue qualità e sui suoi consigli. Stiamo cercando di costruire un team in grado di essere una contender per l’anello e un veterano come lui, capace di fare la differenza sia in attacco che in difesa, potrà fare bene e al tempo stesso divertirsi assieme ai compagni".

Il ruolo di Irving 

Thompson andrà a formare assieme a Luka Doncic e Kyrie Irving un trio di assoluta qualità ed esperienza. Proprio Irving, play visto in passato ai Boston Celtics e ai Brooklyn Nets, secondo Kidd ha giocato un ruolo chiave per riuscire a portare l’ex Warriors in Texas: “All’interno della franchigia in tanti si sono spesi per riuscire a portare a compimento questa importante operazione di mercato, ma Kyrie è stato uno di quelli che hanno avuto un ruolo più importante. È riuscito a fargli capire che anche a lui avrebbe fatto bene sposare il progetto dei Mavs. Io invece, non credo di aver giocato un ruolo decisivo nell’operazione. Oggi il reclutamento in NBA funziona così: i giocatori parlano molto tra di loro e cercano di convincersi a vicenda per raggiungersi nelle varie franchigie. Chiaro che Thompson abbia poi fatto le valutazioni che più riteneva opportune. Per lui forse sarebbe stato più facile e comodo restare ai Golden State Warriors, ma ha prevalso la riflessione riguardo a quello che avrebbe trovato sposando il nostro progetto. Gli manca un solo anello per riempire tutte le dita di una mano e penso proprio che possa vincerlo qui a Dallas”.

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