Nba, Miami vince la settima di fila. Chase Center stregato per Golden State
Intanto coach Kerr commenta così la sospensione inflitta da parte della Nba a Green: "Il comportamento tenuto da Draymond è imperdonabile"

Milano, 17 novembre 2023 - Solo due partite disputate nella notte Nba. La squadra più calda della lega si conferma Miami, che contro Brooklyn conquista la settima vittoria consecutiva. Una striscia che permette alla truppa allenata da coach Spoelstra di issarsi al terzo posto nella classifica della Eastern Conference. Sul campo degli Heat, i Nets si arrendono con il risultato di 122-115, con Butler a risultare il miglior marcatore dell'incontro con 36 punti (12/20 al tiro), di cui la metà messi a segno nel solo terzo quarto. A portare al successo la franchigia del Florida contribuiscono anche Robinson con 26 punti e Adebayo con 20, mentre dall'altra parte non bastano i 23 a testa di Bridges e Walker IV.
Tabù Chase Center per i Dubs
Nell'altro match della notte, quello giocato al Chase Center di San Francisco, Golden State incappa nell'ennesimo ko casalingo di questo avvio di stagione. Contro Oklahoma City arriva infatti la quinta sconfitta su sei incontri sul parquet amico per gli Warriors, che si arrendono per 109-128 ai Thunder. Thunder che approfittano delle assenze dello squalificato Green (punito con cinque turni di stop dopo la presa al collo nei confronti di Gobert) e dell'acciaccato Curry per imporsi, trascinati da un Gilgeous-Alexander da 24 punti e da Joe, che ne aggiunge 23. I Dubs pagano pure la pessima serata di Thompson da 1/10 dal campo, mentre risultano inutili i 21 punti di Kuminga.
Kerr su Green
A fine partita, coach Kerr commenta così la sospensione inflitta da parte della Nba a Green, che tornerà contro Sacramento. "Il comportamento tenuto da Draymond è imperdonabile - le parole dell'allenatore di Golden State, riportate da Sky Sport - Deve trovare un modo per non varcare più quella soglia. Non sto parlando del farsi espellere o del prendersi un tecnico. Mi riferisco a un atto di violenza fisica. Non ci sono scuse per quello. Dovremo aiutare Draymond a comprendere la differenza che passa dall'essere un agonista incredibile, ovvero ciò che lui è da sempre ed è anche il motivo per cui si trova dov'è, al varcare quella soglia che porta alla violenza fisica come ha fatto l'altra notte".
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