Pistoia, la sconfitta con Trapani evidenzia la mancanza di unità nella squadra

La sconfitta contro Trapani sottolinea la necessità di un confronto tra i giocatori per risolvere i problemi di coesione.

di Redazione Sport
11 dicembre 2024
L’Estra non è squadra. E ora il tempo stringe

Maverick Rowan al tiro

La sconfitta con Trapani non ha fatto che confermare le sensazioni degli addetti ai lavori nelle ultime settimane: Pistoia non è ancora una squadra, intesa nel suo significato più vero e profondo. I biancorossi non sono un gruppo unito dove tutti si aiutano, dove i giocatori dialogano in campo, dove ognuno fa un passo in più verso l’altro, dove c’è unione di intenti, dove si dà il cinque a chi sbaglia invece di arrabbiarsi, dove la panchina spinge e incita chi è in campo.

È questa la madre di tutti i problemi: poi, ovviamente, c’è la disamina tecnica e tattica ma se prima la squadra non diventa squadra è tutto inutile. Nella gara contro Trapani questo problema è emerso ancora una volta in maniera lampante. Fintanto che i singoli hanno girato, vedi il primo quarto, l’Estra ha retto: ma quando gli avversari hanno alzato il ritmo e sarebbe servito che la squadra alzasse un muro difensivo, il team biancorosso è andato in bambola.

Ognuno ha provato a fermare il diretto avversario senza preoccuparsi di farlo in maniera corale, con il risultato che Trapani, che talento da vendere, ha dilagato. La rimonta, che pure c’è stata, è stata frutto dell’invenzione dei singoli, ma quando la sfuriata agonistica si è esaurita nel finale punto a punto Pistoia è di nuovo uscita sconfitta.

Perdere quattro partita nel finale non può essere sempre un caso o dovuto alla sfortuna ma è qualcosa di ben preciso, ovvero quando arriva il momento di fare quadrato e tutti insieme portare a casa il risultato Pistoia non riesce a farlo. Prima che sia troppo tardi è bene che la società e l’allenatore (a proposito: quattro sconfitte su quattro con Markovski in panchina) intervengano per risolvere questo problema e la strada è una sola: un confronto tra i giocatori. Solo loro, tra le mura dello spogliatoio, possono trovare la soluzione.

Soluzione che serve in fretta, visto che la sfida con Scafati di sabato prossimo sa già di scontro cruciale in chiave salvezza. Dopo si potrà parlare di tecnica e di tattica, pensare a creare un sistema di gioco difensivo e offensivo. Dopo, appunto, prima c’è da diventare squadra.

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