Serie A. L’Estra sprofonda malamente in Sicilia. E adesso la classifica fa davvero paura
Partiamo da una premessa: nessuno pensava di espugnare il PalaShark, troppa la differenza tra Trapani e Pistoia, ma di vedere...
Partiamo da una premessa: nessuno pensava di espugnare il PalaShark, troppa la differenza tra Trapani e Pistoia, ma di vedere una squadra in grado di competere quello era lecito aspettarselo. Detto questo la sconfitta pesantissima subita dall’Estra in Sicilia pone diversi interrogativi. Pistoia, dopo una serie di nove sconfitte consecutive, era riuscita a tornare al successo contro Varese giocando un secondo tempo in cui oltre ad una parvenza di gioco, la squadra aveva mostrato soprattutto un volto diverso. E proprio in virtù di questo a Trapani ci saremmo aspettati quanto meno di vedere una squadra carica, su di morale, pronta a giocare una partita senza pressioni e quindi libera mentalmente. I biancorossi invece sono apparsi spenti, demotivati, senza la giusta rabbia agonistica e questo lascia un po’ interdetti. E’ strano che una squadra che ritorna alla vittoria dopo tanto tempo non sia su di giri, non cavalchi l’onda dell’entusiasmo, non abbia dentro di sé la voglia di provare a fare bene contro la prima in classifica.
Un altro aspetto riguarda proprio l’assenza di amor proprio perché a Trapani si può perdere, eccome se si può, ma non senza giocare, questo non è ammissibile. Coack Okorn aveva parlato di rispettare il piano partita, di giocatori che dovevano prendersi le proprie responsabilità, di sentire come una sfida difendere negli uno contro uno. Tutto questo non si è visto, anzi, la squadra è stata arrendevole fin dall’inizio e non c’è stato nessun piano partita. Un altro aspetto che cozza con una squadra che avrebbe dovuto seguire alla lettera quanto indicato dal proprio allenatore che non più tardi di una settimana fa aveva dimostrato quanto sia disposto a fare per aiutare la squadra e quanto creda nel gruppo e nel suo lavoro andandosi a prendere un’espulsione per dare un segnale forte come poi è stato.
A questo punto viene da chiedersi se i problemi riguardino davvero l’aspetto tecnico, il campo, il lavoro in palestra; oppure se, come quanto si vede porta a pensare, siano da cercarsi altrove. La sensazione infatti è che l’atteggiamento visto a Trapani potrebbe essere dovuto ad altri aspetti che evidentemente turbano la serenità della squadra e del gruppo, ammesso che di gruppo si possa parlare. Difficile dare una risposta anche perché da parte della società non si è levata nessuna voce che possa contribuire a dare delle risposte ai dubbi e alle paure dei tifosi. Paure più che legittime, vista la situazione di classifica sempre più complessa.
Maurizio Innocenti
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