Storico primo successo tedesco. Germania, una favola mondiale Usa choc: fuori anche dal podio

Schroeder & co. piegano la Serbia 83-77 in finale. Bronzo al Canada, ai Giochi. Stati Uniti solo con i big.

di ALESSANDRO GALLO -
11 settembre 2023
Germania, una favola mondiale  Usa choc: fuori anche dal podio
Germania, una favola mondiale Usa choc: fuori anche dal podio

GERMANIA

83

SERBIA

77

GERMANIA: Bonga 5, Lo, Giffey, Voigtmann 12, Franz Wagner 19, Theis 2, Moritz Wagner 8, Schroder 28, Hollatz, Thiemann, Obst, Kramer. All. Herbert.

SERBIA: Petrusev 10, Nikola Jovic 9, Boddanovic 17, Marinkovic 9, Dobric, Guduric 4, Stefan Jovic 3, Davidovac 2, Simanic, Avramovic 21, Milutinovic 2. All. Pesic.

Note: parziali 23-26; 47-47; 69-57. Tiri da due: Germania 2033; Serbia 1733. Tiri da tre: 722; 929. Tiri liberi: 2225; 1619. Rimbalzi: 35; 29.

di Alessandro Gallo

Germania sul tetto del mondo. E gli Stati Uniti fuori dal podio, battuti dal Canada – in precedenza i nordamericani avevano ottenuto solo una vittoria con i cugini – e ridimensionati ancora una volta per la loro supponenza e arroganza.

Ma è il successo della Germania la sorpresa più grande di questa rassegna iridata. Anche perché i tedeschi, a livello mondiale, non erano mai saliti così in alto, nemmeno ai tempi eroici di Dirk Nowitzki, quando l’angelo biondo faceva il bello e il cattivo tempo nella Nba, con la maglia numero 41 dei Dallas Mavericks.

Merito di coach Herbert – che la Giornata Tipo ha identificato come il sosia dello chef Bruno Barbieri – che spreme il massimo dal suoi gruppo. E riesce soprattutto a disciplinare Schroder che ogni tanto esce dagli schemi e dalle righe, ma che quando rimane concentrato all’interno di uno spartito ben preciso fa la differenza. Non è un caso che proprio il giocatore venga premiato quale mvp.

E la Serbia? I piani di Pesic saltano quasi subito, con l’infortunio del neobolognese Dobric che resta in campo solo due minuti e non può così fare il consueto gioco che regala equilibrio e sostanza al suo gruppo.

Spicca, infine, il terzo posto del Canada. Terzi con pieno merito i canadesi con Paolo Banchero (la prima scelta che aveva detto no al progetto di giocare con la maglia azzurra) e i suoi fratelli che difendono male. E incassano il terzo ko di questa rassegna, con il conseguente addio all’idea di tornare in patria almeno con una medaglia di bronzo.

E l’Italia? Dopo l’ottavo posto e il ritiro di capitan Datome, l’attenzione si sposta al preolimpico (in attesa di date, luogo e girone) sperando di volare a Parigi 2024.

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