Virtus Bologna campione d'Italia: trionfo dedicato ad Achille Polonara
La Virtus Bologna vince il 17° scudetto, dedicando il trionfo ad Achille Polonara, colpito dalla leucemia.

Marco Belinelli alza il trofeo con il 33 di Polonara. Con lui il presidente Massimo Zanetti. A destra, Toko Shengelia
pallacanestro brescia
74
virtus bologna
96
GERMANI BRESCIA: Bilan 17, Ferrero 0, Dowe 4, Della Valle 5, Ndour NE, Burnell 24, Tonelli 0, Ivanovic 11, Mobio 0, Rivers 11, Cournooh 2, Pollini 0. All. Poeta.
SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 5, Accorsi 0, Belinelli 0, Pajola 2, Taylor 19, Shengelia 31, Hackett 6, Morgan 11, Diouf 11, Zizic 6, Akele 5. All. Ivanovic.
Arbitri: Lanzarini-Bongiorni-Gonella
Note: parziali 15-28; 13-22; 23-26; 23-20. Tiri da due: Brescia 18/34; Virtus 22/40. Tiri da tre: 9/23; 13/26. Tiri liberi: 11/16; 13/16. Rimbalzi: 20; 40.
"Una vittoria che va a lui", urla Marco Belinelli. La notte del diciassettesimo scudetto. Della gioia infinita. Della dedica colma di amore. Sono ore di giubilo per la Virtus Bologna, che torna campione d’Italia dopo tre finali perse con l’Olimpia Milano. Lo stivale è della Vu Nera, del Re Mida Dusko Ivanovic, del presidente coraggioso e orgoglioso Massimo Zanetti, al secondo tricolore della sua gestione dopo un avvio di stagione tutt’altro che sereno (defenestramento del Ceo Luca Baraldi annesso). E, soprattutto, di Achille Polonara. Tutto parla di “Achi” al PalaLeonessa, che lo scudetto sul petto sognava di indossare in campo, e che invece deve festeggiare in una camera d’ospedale, colpito dalla leucemia. Ma non c’è solitudine, solo condivisione, non a caso la Virtus entra in campo con il suo cognome sulla schiena, e se il ct di Italbasket urla "Siamo tutti con te", la Nord srotola uno striscione con scritto: "La vera battaglia da vincere è fuori dal campo". Sul rettangolo di gioco, dopo due sfide combattute, la trama è quasi scontata. La difesa di Ivanovic stritola una Brescia senza più forze, spedita presto oltre la doppia lunghezza di svantaggio, con 8 punti di Taylor a fine primo quarto e 13 di Shengelia con 6 rimbalzi all’intervallo lungo. Una delle mosse vincenti, e non da ieri sera, è Daniel Hackett in marcatura su Amedeo Della Valle. Il tiratore di Alba, 8 punti in due match, ha smesso di essere un fattore dopo gara-1, Brescia precipita dopo venti minuti a -22, la scelta di Peppe Poeta (voci di addio per lui) per un quintetto piccolo con Rivers ala grande non paga, il 12-23 a rimbalzo che è 12-12 sotto il canestro bresciano dice il resto. E’ Virtus Bologna, dopo tre stagioni di attesa, con un lungo canto che si trascina sino alla sirena del giubilo. Toko Shengelia, mvp designato, cambia la storia da gara-5 con Venezia e saluta in direzione Barcellona: 31 per lui alla sirena con 9 rimbalzi. Fenomeno. Come Marco Belinelli, forse alla serata di addio. Da capitano tricolore.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su