Virtus Bologna trionfa in gara-uno della finale scudetto contro Leonessa Brescia

La Virtus Bologna vince 90-87 contro Leonessa Brescia in gara-uno della finale scudetto, con Shengelia protagonista.

di ALESSANDRO GALLO
13 giugno 2025
Toko Shengelia, georgiano, in attacco contro il senegalese Maurice Ndour

Toko Shengelia, georgiano, in attacco contro il senegalese Maurice Ndour

Virtus Bologna 90Leonessa Brescia 87

SEGAFREDO : Taylor 2, Hackett 4, Cordinier 6, Shengelia 29, Zizic 9, Pajola 6, Akele 2, Belinelli 4, Diouf 9, Morgan 19, Accorsi ne. All. Dusko Ivanovic.GERMANI BRESCIA: Nikola Ivanovic 5, Della Valle 9, Rivers 15, Ndour 12, Bilan 16, Dowe 10, Burnell 14, Cournooh 3, Mobio 3, Ferrero, Tonelli ne, Pollini ne. All. Poeta.Arbitri: Attard, Bartoli, Grigioni.Note: parziali 20-23; 41-45; 63-67. Tiri da due: Virtus 27/43; Leonessa 17/29. Tiri da tre: 4/13; 13/31. Tiri liberi: 24/26; 12/16. Rimbalzi: 30; 25.

Con i denti, con le unghie. Con il cuore. Con tutto quello che può avere una squadra che ha mille difficoltà, ma non molla mai. La Virtus vince gara-uno della finale scudetto e, in questi playoff, impone il primo stop, in viaggio, a una Brescia fin qui sempre perfetta. La gara si decide nell’ultimo quarto, quando a uno straordinario Shengelia si aggiunge anche Matt Morgan. Ma, per il successo finale, sarebbe ingiusto dimenticare le ultime due giocate di Isaia Cordinier, che prima recupera un rimbalzo offensivo che innesca Morgan e poi la prende nell’ultimo tentativo di Brescia di arrivare almeno al supplementare.

E prima? Non c’è Polonara, si sapeva. Non c’è nemmeno Will Clyburn. C’è però il tutto esaurito con la Segafredo Arena che presenta un bel colpo d’occhio e diecimila presenze. C’è un uomo che sembra uscito direttamente dalla pellicola “The Blues Brothers”. C’è un uomo in missione e quell’uomo è Toko Shengelia che va al riposo con 21 punti, più del cinquanta per cento del bottino dei padroni di casa.

Brescia gioca e gioca bene. E dimostra di non essere arrivata in finale per grazia ricevuta, ma per un sistema che Peppe Poeta ha trasmesso ai suoi ragazzi. Così, se nel primo quarto regna sovrano l’equilibrio - Bologna prova a staccarsi sul 17-14 -, nel secondo la Germani prende il comando delle operazioni. Non segna Della Valle? Ci pensa Dowe. Ivanovic non trova il tiro dalla lunga distanza? Ecco Rivers. Così gli ospiti, sulle ali dell’entusiasmo, volano in diverse occasioni sul +8, la prima sul 27-35, con la Virtus che ritrova la parità, a quota 40, grazie a un parziale di 8-0 ispirato dal solito Shengelia che ne mette insieme 6. Poi Bilan e una magia di Rivers e Brescia torna avanti. Subito due triple in apertura di ripresa per Brescia che vola a +10. La Germani gioca davvero bene, la Virtus sembra capirci poco, ma ha il merito di non mollare mai E nell’ultimo quarto, affidandosi prima a Shengelia poi a Morgan, la porta a casa con merito.

Anche se Brescia (nonostante l’infortunio di Ndour), l’impressione è questa, ha ancora tanto da dire e da fare. Perché gioca leggera, ma soprattutto gioca bene. Domani sera si torna in campo, sempre alla Segafredo Arena, sempre alle 20,30.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su