Virtus GVM Roma trionfa al PalaTriccoli: vittoria decisiva contro General Contractor
La Virtus GVM Roma domina la partita contro General Contractor, assicurandosi due punti cruciali per i play off.

Ghizzinardi si danna l’anima, ma non c’è niente da fare
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roma
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GENERAL CONTRACTOR : Ponziani ne, Malatesta ne, Carnevale, Bruno 4, Vettori 16, Di Emidio 7, Nisi ne, Berra 8, Valentini 5, Cena 2, Petrucci 5, Zucca 11. All. Marcello Ghizzinardi
VIRTUS GVM ROMA: Conti 17, Valentini 3, Visintin 16, Zoffoli 4, Caversazio 5, Siberna 6, Ancellotti, Rodriguez ne, Santiangeli 12, Radunic 10. All. Marco Calvani Arbitri: Chiarugi (Pi), Di Salvo (Ra) Parziali: 9-23, 25-39, 41-56
C’è gloria per tutti, di questi tempi, al PalaTriccoli: la Virtus non fa eccezione e rientra nella capitale con due preziosissimi punti play off al termine di una gara condotta dal primo all’ultimo minuto con vantaggi costantemente in doppia cifra. Per la General la consolazione di un play in che potrebbe regalare ancora qualche sodisfazione Sospinti dal tifo dei trenta coraggiosi in curva ospite la Virtus innesca le marce alte, Jesi segna il primo canestro poi subisce lo 0 a 11 (l’ex Santiangeli due volte dall’arco) che segnerà il resto della gara. La Virtus chiude tutti i varchi in difesa, la General non ne azzecca una in attacco, quando Valentini rompe l’incantesimo dai 6.75 a 1.20 dal primo gong, lo svantaggio è solo dimezzato (9 -18). Virtus dominante sotto le tabelle (27 a 15 a favore dei capitolini il computo dei rimbalzi a metà gara), fatica ciclopica per Jesi trovare soluzioni vincenti in attacco al 15’ vantaggio esterno ancora in doppia cifra (14-28) quando Zucca trova le prime conclusioni dall’arco Roma è già lontana (20-31) le penetrazioni di Visentin fanno malissimo (22-39). il solito Visentin inaugura la ripresa con la bomba del nuovo massimo vantaggio (25-44), Jesi non molla trova il parzialino che sembra riaprire i giochi e sulle ali dell’entusiasmo arriva il 15 a 7 firmato Vettori, svantaggio per la prima volta sotto la doppia cifra 50-57 a inizio ultimo quarto. Servirebbe un ultimo sforzo per completare l’opera peccato che sul più bello a presentare il conto sia tale Conti, Alberto di nome, killer di professione, tre bombe di fila scaricate nel canestro di casa e .. tutti a casa. La curva ospita festeggia intonando …. ‘ma che ce frega ma che ce importa’ ... quelli di casa riponendo mestamente trombette e sirene. Meglio, molto meglio gli stornelli romani.
Gianni Angelucci
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