Playoff Serie a basket, la Virtus soffre ma si prende il 2-0 nella serie battendo Venezia 77-75

I bianconeri passano dal +12 del secondo quarto al -8 del terzo ma alla fine la spuntano grazie a una grande difesa e alle giocate di importanza capitale di Morgan

di MATTEO AIROLDI
20 maggio 2025
Will Clyburn (Bebo Bertani/Ciamillo-Castoria)

Will Clyburn (Bebo Bertani/Ciamillo-Castoria)

Bologna, 20 maggio 2025 – La Virtus Segafredo Bologna suda le proverbiali sette camicie ma alla fine piega l’Umana Reyer Venezia 77-75 e mette a segno il punto del 2-0 nella serie dei quarti playoff alla Segafredo Arena. Una vittoria su cui ci sono i timbri inconfondibili della grande difesa bianconera – capace di fare la differenza nel finale – e del duo formato da Will Clyburn (miglior realizzatore bianconero con 19 punti) e da Matt Morgan, autore di giocate di importanza capitale nel finale e di un bottino personale di 14 punti. La gara è stato un vero e proprio vortice di emozioni: trascinata da una grande difesa e da un Clyburn da 16 punti nei primi 20’, la Virtus ha comandato il primo tempo arrivando a toccare anche le 12 lunghezze di vantaggio, ma la Reyer non ha mai mollato la presa sul match e, facendosi aiutare da un Kabengele troneggiante sotto le plance (22 punti e 14 rimbalzi) e dai guizzi di Wiltjer (18 punti), ha prima dimezzato lo svantaggio e poi – nel terzo quarto – messo la freccia del sorpasso arrivando a toccare anche il +8. Nel momento di massima difficoltà, la “Vu nera” ha però avuto la forza mentale di resistere alla mareggiata, aggrappandosi alla difesa e alla fine ha piazzato la zampata vincente grazie ai canestri decisivi di Morgan, autore anche della tripla del +4 a 4'20" dalla quarta sirena. Un gap che Venezia, nonostante un sussulto finale, non ha più saputo colmare.

La cronaca della gara

Parte meglio la Virtus Bologna che, spinta da una difesa tentacolare, forza Kabengele a perdere quattro palloni ravvicinati e tiene la Reyer a digiuno di canestri per oltre 3’ portandosi però soltanto sul 4-0. Dall’altra parte è Wiltjer il primo a muovere la retina bianconera segnando cinque punti in un amen e a servire un assist per Kabengele, che aiutano e non poco Venezia a ridestarsi e a tenere la scia dei bianconeri (11-9 a 3’ dal primo mini-intervallo). L’elastico del vantaggio felsineo si accorcia e poi si allunga nuovamente quando Polonara in area e Morgan da oltre l’arco scrivono sul tabellone il +9, nuovo massimo vantaggio interno (18-9 diventato 20-13 al primo mini-intervallo). L’intensità resta molto alta sul parquet anche in avvio di seconda frazione, con la Virtus che tiene sì in mano il pallino del match ma difetta sul piano della concretezza vicino a canestro, non riuscendo a dare lo strappo contro una Reyer che resta incollata alla partita con le unghie e con i denti sfruttando le giocate nel pitturato di Wiltjer (29-23 al 15’). Il vento sembra però cambiare quando Clyburn infila la terza e la quarta tripla della sua serata che, unite a un suo jumper dalla media (16 punti per lui nei 20’ iniziali), fanno schizzare le “Vu nere” oltre la doppia cifra di vantaggio per la prima volta nella serata (37-25). L’Umana, che litiga con il tiro da fuori (1/7 da tre nei primi 20’), in attacco arranca, ma poi in chiusura di tempo riesce a ritrovare il bandolo della matassa grazie a otto punti di fila di Kabengele che di fatto dimezzano lo svantaggio all’intervallo lungo (40-33). Al ritorno sul parquet, dopo un primo tempo da due soli punti segnati in lunetta, si sblocca Ennis che, in tandem con un Kabengele dominante sotto le plance, alimenta la rimonta dei lagunari, la quale trova il suo culmine nella tripla di Wiltjer che a meno di 5’ dall’ultimo mini-intervallo consegna il primo vantaggio della serata agli ospiti (46-48). Il canadese si scatena con un altro gioco da quattro punti che, unito al sottomano in contropiede di Casarin, fa girare di colpo l’inerzia del match e alimenta la spallata degli uomini di Spahija che volano addirittura a +8 (57-49). Sono Pajola dall’arco e Clyburn da sotto a prendersi la responsabilità di dare la scossa a una Virtus che sembra molto frastornata dalla fiammata avversaria, ma che riesce comunque ad entrare nei 10’ conclusivi con sole quattro lunghezze di ritardo (59-55 per la Reyer). Pronti, via e gli uomini di Ivanovic tornano in campo con maggiore energia e, grazie a sei punti ravvicinati di Morgan, rimettono la testa avanti sul 64-61. Spahija si gioca anche la carta Lever per dare un po’ di riposo a Kabengele – gravato anche di tre falli – e il lungo bolzanino ripaga la fiducia con i quattro punti consecutivi del controsorpasso esterno (64-65). La porta girevole della partita è sul 70-69 con Lever che manca la tripla del sorpasso e Morgan che segna quella del +4 (73-69). L’inerzia prende così definitivamente la direzione di Bologna che , grazie a una difesa salita di nuovo esponenzialmente di colpi, riesce ad imporsi nel punto a punto finale e ad allungare le mani sulla preziosissima vittoria del 2-0 nella serie.

 

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