Difesa, Diouf e soci: la Virtus su più tavoli. Ivanovic guarda avanti: Tucker all’Aek

Basket serie A Domani sera alla Segafredo Arena il posticipo con Reggio Emilia per non perdere contatto con il gruppo di testa

di ALESSANDRO GALLO
30 marzo 2025
Momo Diouf: la Virtus ha bisogno della sue fisicità ed esplosività (Ciamillo)

Momo Diouf: la Virtus ha bisogno della sue fisicità ed esplosività (Ciamillo)

Sulla carta non è cambiato nulla. La Virtus era penultima in Eurolega e penultima chiuderà la stagione europea. Però il successo di Berlino – senza caricarlo di eccessivi valori, perché l’Alba è pur sempre l’ultimo club di Eurolega – può rappresentare una ripartenza.

Difficile dire, adesso, parlare di svolta anche perché domani, per esempio, oltre al match con Reggio Emilia è previsto l’aumento di capitale del club. Però a Berlino si è visto un atteggiamento diverso. Si sono viste facce determinate: atleti che sembrano aver ritrovato la fiducia nel prossimo e nelle proprie capacità. E si è vista una reattività diversa. Con tutti i suoi limiti – la scarsa pericolosità nel tiro dalla lunga distanza, le concessioni, al contrario, fatte alle formazioni rivali dall’arco – la Virtus può dire la sua fino alla fine.

A patto però che i giocatori credano ancora in Ivanovic, anche lui non certo immune da errori, e non si abbattano al primo ostacolo. Da questo punto di vista, la trasferta di Berlino, non ha fornito indicazioni, perché difficoltà vere e proprie, la Virtus non ne ha avute. E, al contrario, ha avuto il merito di continuare a dilatare il vantaggio.

Senza proclami, il club ha scelto la strada del basso profilo, sono state fatte delle scelte. Ufficialmente né Grazulis né Tucker sono finiti fuori squadre. Ma nelle ultime tre gare non si sono visti e ieri, poi, è arrivato l’ufficialità della cessione di Rayjon, poco adatto a questa Virtus, all’Aek Atene.

Non è difficile da pensare che, magari, nelle prossime ore, ci possa essere un annuncio dello stesso tenore per il lettone Grazulis. Ivanovic le scelte le ha fatte, compresa quella di considerare Holiday l’undicesimo (se non il dodicesimo) uomo.

La tripla di Berlino, forse, dovrebbe spiegare qualcosa: Justin deve ricevere palla sugli scarichi e tirare. Se deve mettere il pallone per terra e costruire qualcosa, invece...

Intanto domani sera c’è il confronto con Reggio Emilia per restare nel gruppetto di testa. L’obiettivo è quello di recuperare a tempo pieno Momo Diouf, perché i quintetti leggeri, con Shengelia o Polonara in ’posizione’ di pivot, alla lunga potrebbero pesare.

Momo, dunque, per un finale ancora tutto a scrivere. Come è da scrivere, meglio, da sottoscrivere l’aumento di capitale. Per ora non ci sono segnali di cambiamento. Tutto rinviato a fine giugno, a bocce ferme. Intanto, però, c’è l’aumento di capitale di tre milioni che dovrebbe vedere Massimo Zanetti confermare il suo 55 per cento, davanti al 45 di Carlo Gherardi.

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