La Virtus aspetta Clyburn e sogna in grande, contro Brescia sfida inedita piena di ex

Serie A. Da Akele a Poeta e Cournooh. I lombardi sono alla loro prima finale scudetto, mentre la V nera insegue il 17esimo trofeo

di FILIPPO MAZZONI
11 giugno 2025
L’americano Will Clyburn, 35 anni, in azione contro l’Olimpia Milano, la Segafredo attende il suo ritorno in campo dopo l’infortunio (Ciamillo)

L’americano Will Clyburn, 35 anni, in azione contro l’Olimpia Milano, la Segafredo attende il suo ritorno in campo dopo l’infortunio (Ciamillo)

E’ già vigilia di finale scudetto. Da domani alle 20.30 alla Segafredo Arena, si alza il sipario sulle Lba Finals, con gara 1 dello scudetto tricolore. Da una parte la matricola Brescia, alla sua prima finalissima, dall’altra la Virtus che di scudetti ne ha cuciti sul petto ben 16 e che da quando ci sono i playoff di finali è arriva alla sua diciassettesima finale. Due squadre per blasone molto diverse, ma accumunate dalla gran voglia di continuare a stupire, Brescia come grande sorpresa della stagione, Virtus che dopo un difficile avvio, con le rotazioni ridotte all’osso, ha fatto quadrato intorno a coach Dusko Ivanovic e ha raggiunto la finale tricolore in cui i bianconeri dovranno sicuramente fare a meno di Achille Polonara, sindrome mononucleosica, con il giocatore che verrà sottoposto periodicamente a controlli medici specialistici e le sue condizione verranno valutate quotidianamente. Rimane ancora in forse la condizione di Will Clyburn. Il problema muscolare alla coscia, accusato in gara 2 della semifinale con Milano, gli ha impedito di giocare le successive due sfide in casa dei biancorossi. In casa Virtus si spera di poterlo recuperare, ma senza forzare troppo, con il rischio di ricaduta, un suo eventuale impegno. Clyburn che è reduce da una prima stagione in bianconero decisamente altalenante e che ha contribuito molto marginalmente a far raggiungere la quinta finale consecutiva (record dal 1977 al 1981 eguagliato). La sua assenza in gara 3 e 4 a Milano sembra aver avuto l’effetto di compattare ancor di più l’organico bianconero, con alcuni elementi Isaia Cordinier su tutti che hanno decisamente cambiato passo.

Virtus-Brescia è una sfida che tra l’altro vede incrocio di ex decisamente importanti. Nella Virtus c’è Nicola Akele che dal 2022 al 2024 ha fatto parte del roster della formazione bresciana e dove l’ala bianconera ha fatto il suo definitivo salto di qualità prima di arrivare sotto le Due Torri. Dall’altra parte della barricata gli ex sono due, uno in panchina Peppe Poeta, uno in campo David Cournooh. Il tecnico che ha portato Brescia nella storia e alla sua prima finale scudetto, ha infatti militato da giocatore nelle file della Virtus prendendosi anche i gradi di capitano. Arrivato nell’estate 2010, Poeta è rimasto in bianconero fino al novembre 2013. Decisamente più recente invece l’esperienza di Cournooh che in Virtus ha giocato dal 2018 al 2020 vincendo anche una Basketball Champions League. Intanto la serie finale tra Virtus e Brescia avrà una copertura senza precedenti venendo trasmessa grazie agli accordi internazionali già precedentemente definiti dall’Advisor Infront nel territorio dei Balcani, Paesi Baltici, Grecia, Israele, Turchia, Polonia, Georgia, Kazakhstan, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina, Usa e America Meridionale, oltre che da EuroleagueTV in modalità free-to-air in Regno Unito, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Norvegia e Svezia.

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