Ivanovic, la notte per accendere la stagione. Per la V nera è una Coppa piena di significati
Final Eight Alle 20.45 c’è l’Olimpia: dalla rivoluzione tecnica a quella societaria, questo torneo potrebbe rigenerare l’ambiente

Un concentratissimo Dusko Ivanovic mentre dà indicazioni ai suoi giocatori: stasera la Virtus sfida Milano in una partita con dentro tanti significati. Vincere la Coppa Italia potrebbe rafforzare anche la posizione del coach per il futuro (Ciamillo)
Subito l’ostacolo più di difficile, ma proprio per questo ancor più avvincente e stimolante. E’ una Virtus rinfrancata dalla vittoria contro Tortona e vogliosa di regalare a tifosi e società una Coppa Italia da protagonista, quella che alle 20.45 affronterà alla Inalpi Arena di Torino l’Armani Milano, nella sfida dei quarti di finale. Nel primo turno della Final Eight, che oggi prevede anche Brescia-Tortona, si sfidano già quelle che sulla carta sono le grandi favorite per Coppa e campionato. Un match che arriva troppo presto, in questa final eight, complice un avvio non facile dall’una e dall’altra parte con Virtus e Milano, quarta e quinta al giro di boa. Vero che la Coppa Italia fa storia a sé, Napoli vincitrice dell’ultima edizione ne è la conferma, e altrettanto vero che la competizione può rappresentare una svolta per chi riuscirà a portarla a casa.
La Virtus arriva alla Coppa rinfrancata dalla prova di Casale Monferrato con Tortona, ma anche con la consapevolezza dell’importanza di una competizione che non fa sua dalla stagione 2001-2002 quando a Forlì - c’erano ancora Ginobili e Rigaudeau - sconfisse 79-77 Siena conquistando l’ottavo alloro. L’importanza deriva dalla possibilità di rilanciare la stagione, ma anche del desiderio del presidente Massimo Zanetti che non più tardi di un paio di settimane fa, nel giorno dell’annuncio del cambio societario, sottolineò che la coccarda tricolore della Coppa Italia era l’unico traguardo che mancava da quando era iniziato il suo corso bianconero (Eurolega esclusa, ovviamente). Una coccarda che assume un valore ancor più importante se si pensa alle vicissitudini passate quest’anno dalla Virtus. Rivoluzionato il consiglio di amministrazione, con l’addio a Luca Baraldi e l’arrivo di Marco Comellini al comando, in attesa di ulteriori certezze per il futuro, in casa bianconera si è dovuto fare i conti anche con una difficoltà iniziale che ha portato anche a una rivoluzione tecnica, con le dimissioni di Luca Banchi, poco più di due mesi fa, e l’arrivo in panchina di Dusko Ivanovic.
Proprio il coach montenegrino presenta così la sfida di stasera con Milano. "La Coppa Italia è sicuramente una competizione speciale dove ogni singola gara è decisiva. Non sarà possibile commettere troppi errori e dovremo giocare con energia e grande concentrazione". Una sfida fondamentale per Ivanovic e per la V nera che, corsi e ricorsi storici, si troverà di fronte, seduto sulla panchina dell’Armani Milano, proprio quell’Ettore Messina, coach di quella Virtus che nel 2002 alzò l’ultimo trofeo. Direzione di gara affidata al trio Attard, Giovannetti, Lo Guzzo. Diretta su Eurosport 1, Dmax, Dazn e radio su Nettuno Bologna Uno.
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