La Virtus prova a giocare il jolly Holiday. L’americano verso l’anticipo del debutto

Basket Eurolega Ore 20,30: alla Segafredo Arena il Partizan dell’ex Lundberg. Venerdì Parigi e l’assemblea dei soci per il nuovo assetto

di ALESSANDRO GALLO
5 febbraio 2025
Isaia Cordinier e Rayjon Tucker si complimentano a vicenda: in questo periodo il tecnico bianconero Dusko Ivanovic sta insistendo sulla loro forza (Ciamillo)

Isaia Cordinier e Rayjon Tucker si complimentano a vicenda: in questo periodo il tecnico bianconero Dusko Ivanovic sta insistendo sulla loro forza (Ciamillo)

Possibile sorpresa in Eurolega. Justin Holiday, che avrà la maglia numero 1 – anche un messaggio implicito al ruolo che vorrebbe andare a ricoprire – è rientrato in città. E oggi Dusko Ivanovic potrebbe anche decidere di inserirlo nei dodici. Logico che nell’eventualità non potrebbe garantire né miracoli né minutaggi corposi, ma l’idea che possa anticipare l’esordio, può far bene alla Virtus anche in chiave Coppa Italia.

Stasera, comunque, alla Segafredo Arena ci sarà l’Eurolega: alle 20,30 il confronto con il Partizan. Venerdì sarà la volta di Parigi e, sempre nella giornata di venerdì, è prevista l’assemblea con il conseguento rimpasto dopo il congedo dato a Luca Baraldi.

Dici Partizan e alla mente vengono subito le imprese della Virtus a Belgrado. Quella dello scorso anno e quella di questa stagione, una delle poche soddisfazioni (contintentali) della gestione Luca Banchi. Di là ci sono almeno un paio di ex: Iffe Lundberg in campo e Zoran Savic, oggi dirigente. Poi, in panchina, quell’Obradovic che, dai tempi di Treviso (una vita fa), è stato storico rivale della V nera.

Chiusa la pratica Venezia e ritrovato il secondo posto in condominio, in serie A, la Virtus sembre priva di Ante Zizic e Will Clyburn cerca delle risposte.

Le cerca Ivanovic che, proprio domenica sera, è stato categorica nell’indicare, in poche parole, la sua filosofia. Si può vincere e si può perdere, ma si deve lasciare il campo a testa alta, sicuri di aver dato tutto.

E contro Venezia la Virtus sicuramente non ha brillato. Ma ha dimostrato voglia di lottare su ogni pallone. Quelle caratteristiche che piacciono proprio al sergente Dusko.

"Il Partizan – dice il tecnico della Virtus – è una squadra combattiva e atletica, lo ha dimostrato spesso, specialmente nelle ultime gare, su 13 partite ne ha vinte 11. Gioca molto bene in difesa, in maniera dura, con cambi difensivi continui, in più ha vari giocatori con esperienza tale da gestire gli ultimi possessi decisivi".

Chi sta guadagnando minuti, approfittando delle assenze, è proprio Rayjon Tucker. Rispetto all’inizio di stagione, l’ex Venezia è ancora abbastanza confusionario. Ma è stato capace di disciplinare un po’ la sua fisicità. E metterla al servizio dei compagni. Che lo aiutano in tutti i modi, come si è visto proprio domenica. L’accoglienza di Toko Shengelia, uno dei leader del gruppo, dopo una tripla di Tucker.

"Sarà una partita molto dura – spiega Rayjon – perché il Partizan è un’ottima squadra, con tanti punti di forza. Ci sarà da lottare, come sempre in Eurolega. L’obiettivo è giocare di squadra in maniera dura e convinta".

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