Mezzo sorriso Virtus, vittoria e rimpianti
Belinelli e compagni non riescono a ribaltare la differenza canestri rispetto al match di Trento. Holiday continua a essere un rebus

Toko Shengelia, 33 anni, cerca la via del canestro contro Trento (Schicchi)
VIRTUS 80 AQUILA TRENTO 75
SEGAFREDO : Hackett 5, Belinelli 11, Cordinier 23, Shengelia 9, Diouf 7, Polonara 13, Pajola 8, Grazulis, Holiday, Akele 2, Morgan 2, Tucker. All. Ivanovic.DOLOMITI TRENTO: Niang 13, Pecchia 4, Cale 5, Mawugbe 1, Lamb 15, Ford 11, Ellis 8, Zukauskas 15, Forray 3, Hassan ne. All. Galbiati.Arbitri: Attard, Gonella, Pepponi.Note: parziali 26-20; 49-41; 64-56. Tiri da due: Virtus 23/41; Aquila 15/37. Tiri da tre: 6/22; 9/25. Tiri liberi: 16/19; 18/21. Rimbalzi: 36; 36.
Missione compiuta. Ma guardando anche quello che era accaduto all’andata, compiuta a metà. La Virtus supera Trento, ma non riesce a ribaltare la differenza canestri (87-79 nel confronto di andata) e in caso di arrivo in parità, con l’Aquila Trento, capitan Belinelli e compagni dovranno partire di rincorsa. Peccato perché nel momento migliore, grazie a una tripla proprio di Belinelli, la Virtus tocca il massimo vantaggio sul +15, 62-47. Non c’è la lucidità necessaria per arrivare in fondo con un divario così. Non c’è nemmeno in uno degli elementi più esperti, Daniel Hackett, che subisce un fallo tecnico dopo qualche parola di troppo con Pecchia. Restare alla pari con Brescia (che rimane davanti perché all’andata Della Valle e compagni si erano imposti in volata) è comunque un risultato da non disprezzare per una Virtus che sta cercando di trovare i propri equilibri. Situazione tutt’altro che semplice per l’assenza reale di Clyburn e quella virtuale di Holiday, che gioca quattro minuti senza lasciare traccia. Alla pari con il connazionale Tucker.
E prima? Si inizia all’insegna dell’amarcord e dei (giusti) tributi. La curva bianconera, a sei anni dalla sua scomparsa, ricorda Alberto Bucci con uno striscione ‘Della vita non ricordo i risultati, ma le persone. Quelle non si dimenticano mai’. Come Albertone, appunto, e come Alessandro Galleani, scomparso sabato. Ivanovic rinuncia a Zizic (turnover) e si affida subito a capitan Belinelli. La Virtus sta sempre davanti, ma Trento conferma quello che di buono ha fatto vedere in questa stagione - non solo il primato, ma anche la Coppa Italia - rintuzzando, uno dopo l’altro, tutti i tentativi di fuga della V nera. Pajola dà il +9 sul 22-13? Niang prima ed Ellis poi ricuciono. E anche quando Polonara, con una tripla dà il massimo vantaggio sul 49-38, ecco la replica dalla lunga distanza di Zukauskas.
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