Primato Shengelia c’è, così la Virtus si rialza
Il georgiano stringe i denti e spinge i compagni verso un successo che vale doppio, perché Milano ora è sotto 2-0 negli scontri diretti

Toko Shengelia, 33 anni, aveva saltato la partita con l’Olympiacos per un attacco influenzale. Ci teneva a esserci contro l’Olimpia dell’ex Pippo Ricci (Schicchi)
VIRTUS 86 OLIMPIA MILANO 80
SEGAFREDO : Pajola 3, Belinelli 19, Cordinier 8, Akele 2, Diouf 10, Zizic 4, Shengelia 15, Hackett 9, Morgan 16, Holiday, Tucker, Visconti ne. All. Ivanovic.EA7 MILANO: Mannion 9, Tonut 9, Causeur 2, Mirotic 22, Leday 17, Gillespie 3, Flaccadori 2, Brooks 9, Diop 2, Bortolani, Ricci 5, Caruso ne. All. Messina.Arbitri: Sahin, Borgioni, Bongiorni.Note: parziali 20-25; 38-34; 63-59. Tiri da due: Virtus 19/33; Olimpia 16/32. Tiri da tre: 11/27; 7/29. Tiri liberi: 15/22; 27/30. Rimbalzi: 32; 40.
Averlo o non averlo? Fa tutta la differenza del mondo. Di chi stiamo parlando? Di Toko Shengelia. Che si lascia alle spalle ulcere, ginocchia sbucciate, caviglie logore e pure un po’ d’influenza. La presenza del georgiano galvanizza tutti e la Virtus cancella il periodo nero. Che non vuol dire aver risolto tutti i problemi – Holiday comincia a esserlo –, ma aver comunque battuto Milano e ritrovato il primo posto in coabitazione. E pensare al futuro con maggiore serenità. Che cambi qualcosa, rispetto all’Olympiacos, lo si intuisce subito. Dal quintetto bizzarro, visto con i greci in Eurolega, al quartetto azzurro con l’aggiunta del francese Cordinier. Virtus-Olimpia è il derby d’Italia?
Ivanovic parte con Pajola (osannato, giustamente, dalla curva), Belinelli, Akele e Diouf, la nazionale di ieri e quella di domani. Non c’è Shields, in casa Olimpia, ma dodici – e di livello – Milano ce li ha sempre e comunque. Monologo iniziale di Mirotic, che maltratta prima Akele, poi l’ex febbricitante Shengelia: 3-10. La Virtus trova la prima parità a quota 15, poi subisce sei liberi in fila di Leday con proteste, nemmeno immotivate, di Ivanovic. Milano riparte sul 20-29, ma lì si pianta. Perché crescono Cordinier e Shengelia. L’Olimpia resta davanti fino al 27-31, poi, con un 11-0, la Virtus mette la freccia e va al riposo con una faccia e una fiducia diverse da quelle, mogie, di venerdì in Eurolega. La Virtus scappa ancora sul 50-38, ma Mirotic resta un rebus per tutti i difensori bianconeri e l’Olimpia trova la parità a quota 55 grazie all’asso di Ettore Messina.
Ma anche Ivanovic ha qualche jolly da giocare. Capitan Belinelli, con qualche tiro – pazzesco o ignorante, decidete voi, per la rapidità di esecuzione – e pure Morgan ridanno fiato e coraggio alla Virtus che porta a casa una vittoria pesante. Di più, pesantissima: 2-0 negli scontri diretti con l’Olimpia. Ma se Holiday è quello di ieri e venerdì, allora è meglio che Clyburn cerchi di affrettare il ritorno. Perché la Virtus ha bisogno di lui.
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