Prova di forza La Virtus è in testa da sola
Fantastico Shengelia Gara di carattere dei bianconeri che resistono sia alla stanchezza sia ai tentativi di Brescia di ribaltare il match

Prova di forza La Virtus è in testa da sola
Virtus Bologna
88
Leonessa Brescia
76
SEGAFREDO : Lundberg 19, Belinelli 9, Pajola 5, Smith 7, Dobric 2, Mascolo ne, Cacok 5, Shengelia 26, Hackett 5, Menalo ne, Dunston 5, Abass 5. All. Banchi.
GERMANI BRESCIA: Christon 2, Gabriel, Bilan 12, Burnell 8, Massimburg 27, Tanfoglio ne, Della Valle 7, Petrucelli 8, Cobbins 4, Cournooh 6, Akele 2, Porto ne. All. Magro.
Arbitri: Begnis, Bongiorni, Noce.
Note: parziali 26-20; 49-44; 72-63. Tiri da due: Virtus Bologna 2540; Brescia 2345. Tiri da tre: 619; 521. Tiri liberi: 2027; 1519. Rimbalzi: 43; 27.
La Segafredo batte Brescia e si ritrova da sola al primo posto. La Virtus è molto brava a battere un avversario più fresco di lei, ma resta il tema di come la formazione allenata da Luca Bachi debba ancora imparare a gestire meglio tanti impegni ravvicinati per non cadere nella trappola della stanchezza che in campo si traduce in due fattori: stanchezza e nervosismo.
Fatta questa premessa dalle parti della Fiera dovrebbero erigere un bel monumento a Toko Shenghelia, il migliore in campo non solo per quanto produce, ben 26 punti, ma anche per il fatto che quando è sul parquet i compagni sanno sempre cosa fare, mentre quando è in panchina tutto diventa più confuso.
L’ultima considerazione riguarda le scelte della panchina bianconera. In previsione della gara di giovedì, con il Fenerbahce che arriverà a Bologna, a far compagnia in tribuna ad Achille Polonara e a Jordan Mickey ci finisce Isaia Cordinier. L’esterno francese ha rimediato una contusione alla spalla sinistra e deve osservare un paio di giorni di riposo per essere a disposizione contro i turchi.
La V nera trova il +14 (39-25) e poi si rilassa con gli ospiti che ricuciono fino al -1 (57-56). A condizionare la partita e far perdere la pazienza ad entrambe le squadre c’è un metro arbitrale che non si può neppure definire cervellotico per il semplice fatto che a tutti è sembrato più che incomprensibile.
Il risultato è che tra una fischiata e l’altra i padroni di casa provano a riprendere il largo, mentre la Leonessa prova a ricucire e alla fine i due punti in palio li mette in cassaforte Lundberg con una tripla che vale l’86-73 con solo 1’38’’ da giocare.
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