Una doppietta per rivendicare il lavoro di anni
Gallo
D oppietta Virtus, per la gioia di Massimo Zanetti. Intendiamoci, per capitan Belinelli e compagni è la terza Supercoppa consecutiva – la prima per Luca Banchi, che in passato non era mai riuscito ad alzare il trofeo –, ma il riferimento alla doppietta è all’uno-due confezionato tra Pordenone e Brescia dalle due Virtus. Quella rosa, al primo storico trionfo e quella classica, che comincia davvero bene. Il basket di inizio autunno conta poco, ma cominciare con il piede giusto regala autostima a un gruppo che ha cambiato molto. E, oltre a sei volti inediti, dovrà inserire anche Luca Banchi.
Banchi che ha cominciato bene e non solo perché ha vinto. Il coach grossetano è entrato in punta di piedi, ha dato qualche input senza stravolgere l’ossatura. E ha dato spazio alla vecchia guardia che aveva un conto in sospeso sia con Milano, per la finale scudetto, sia con la stessa Brescia (ultimo atto della Coppa Italia di Torino). I veterani gli hanno dato ragione, ma anche i nuovi hanno dimostrato di saperci Jaleen Smith, acquisto passato quasi sotto traccia, ma che riserverà, crediamo, piacevoli sorprese. Detto che Dobric dovrà recuperare dopo l’infortunio nella finale mondiale, ci sono i due lunghi, Dunston e Cacok. Che sono ancora un po’ indietro rispetto ai compagni. Ma per i lunghi è normale. In grande spolvero, al contrario, Jordan Mickey e Toko Shengelia che, quando fa male dalla lunga distanza, ha pochi rivali nel ruolo. Resta ancora nel limbo Achille Polonara. L’azzurro si porta dietro la ’scimmia’ del mondiale: mai un tiro da tre a bersaglio nelle Filippine. Ma fare canestro, è come andare in bicicletta. Achille da tre ha sempre fatto male. E l’aria delle Due Torri sarà più di un robusto ricostituente. Il basket d’inizio autunno conta poco, ma aprirlo con un trofeo da mettere in bacheca dà lustro e onore a un club che continua a fare la storia della pallacanestro.
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