Virtus Bologna: Attesa per l'Eurolega e la nuova arena, parla Motiejunas
La Virtus Bologna attende la decisione sull'Eurolega. Motiejunas elogia il club e la nuova arena in arrivo.

Daniel Hackett, 37 anni, miglior difensore del mese di aprile per la Lba (Ciamillo)
A Roma, o meglio, in Piazza San Pietro dalla settimana prossima aspetteranno, con impazienza, la fumata bianca. Il segno che il Conclave decida a chi affidare il futuro della Chiesa, dopo Papa Bergoglio.
Senza scomodare paragoni irriverenti, una fumata bianca l’aspetta anche la Virtus. Per quello che riguarda il suo futuro in Eurolega. L’ultimo, in ordine di tempo, a sbilanciarsi sui colori bianconeri è stato Paulius Motiejunas. Non uno qualunque, il ceo dell’Eurolega.
Intervistato da Piero Guerrini, per Tuttosport, il dirigente ha avuto parole di miele (e di elogio) per la Bologna bianconera. "La Virtus è uno dei club più iconici del Continente. Con l’arrivo del signor Zanetti è tornata in modo importante ad alto livello. Ha tifosi tra i più appassionati e il prossimo passo è la consistenza, rimanere ad alto livello e competere anno dopo anno. Sono concentrati su questo con la costruzione della nuova arena che è la base per costruire successo a lungo termine".
Un’apertura? Qualcosa di più. Anche perché il ceo dell’Eurolega parla dell’arena che verrà – e che sarà pronta per il novembre 2026 –: apparentemente tutto apparecchiato per consentire alla Virtus di affrontare la competizione più bella. Virtus che ha dalla sua anche le richieste tivù: il marchio bianconero e la sua storia è appetibile anche per chi ama seguire l’Eurolega. Segnali positivi, certo, ma per avere la famosa fumata bianca bisogna mettere nero su bianco. E Motiejunas si muoverà anche sulle indicazioni che gli forniranno i club fondatori. Qual è l’ostacolo? Gli ostacoli sono più d’uno: il fatto che, per ora, non si sia passati dal format a 18 a quello a 20 (almeno ufficialmente). E la concorrenza di chi, sul piatto della bilancia può mettere tanti soldi.
E quindi Abu Dhabi, dove si giocherà la prossima final four (già qualificate Fenerbahce e Olympiacos) ha un suo peso. Così come Valencia. Che non è riuscita a entrare attraverso l’EuroCup, che ha premiato l’Hapoel Tel Aviv e le sue ambizioni, e allora prospetta l’idea di una nuova arena, futuristica e futuribile, nella quale disputare la prossima final four del 2026.
Una partita a scacchi, insomma. Nella quale la Virtus dovrà fare leva, con pazienza, sulle sue capacità diplomatiche. Anche una ventina di giorni e, forse, avremo la parola fine su questa telenovela. Intanto c’è un campionato da portare avanti. Stasera un anticipo che la Virtus seguirà con interesse, Trento-Reggio Emilia. Domani, poi, Trapani-Milano. Con la Virtus (tesserato Matteo Accorsi, mentre Daniel Hackett è stato nominato dalla Lega Basket, miglior difensore di aprile) che, oggi, partirà per Scafati. Aspettando l’Eurolega (e le sue decisioni) ci sarebbe un primato da blindare.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su