Virtus Bologna: premi Lba Awards e sfida decisiva contro Reyer Venezia
La Virtus Bologna brilla agli Lba Awards e si prepara per il confronto decisivo contro la Reyer Venezia.

Alessandro Pajola, a dispetto della giovane età, 25 anni, ha già disputato qualcosa come 491 partite con la maglia della sua Virtus
Il valore della Virtus, nel suo complesso, e forse anche in prospettiva, viene certificato dai premi che il club bianconero porta a casa. Premi individuali, gli Lba Awards che vedono Toko Shengelia (inserito nel Dream Team stagionale), piegarsi al solo Miro Bilan nel titolo di mvp (Dino Meneghin Trophy-Unipol). Il secondo posto del georgiano in questo momento cozza con la condizione fisica di Toko che, contro Venezia, sta facendo tanta fatica. Sul secondo posto di Toko esprime i suoi dubbi, su X, Matt Morgan: "Il miglior giocatore della miglior squadra non vince il premio mvp?". Capitan Futuro, al secolo Alessandro Pajola, è il migliore difensore della stagione, davanti a John Petrucelli e Mouhamed Faye. E il discorso prospettiva? Non è un mistero che la Virtus abbia messo Saliou Niang nel mirino. L’ex giocatore Fortitudo, oggi a Trento, che si è dichiarato per il draft Nba, ottiene due terzi posto: come miglior italiano dell’anno e come miglior under 22. Per Saliou anche il premio ’most improved player’ davanti al compagno di squadra Quinn Ellis e Matteo Librizzi.
Fin qui i premi, ma c’è anche una Virtus che, domani, giocherà il terzo confronto con la Reyer nella speranza di chiudere i conti. E allora ripartiamo dalle condizioni fisiche e dagli acciacchi. Nicola Akele ha saltato gara-due (nella prima non era stato impiega), messo fuori gioco da un attacco febbrile. La Virtus, per evitare complicazioni (il contagio), ha preferito risparmiarlo. La fisicità di Nicola tornerà buona da domani, soprattutto se Shengelia dovesse evidenziare ancora una certa stanchezza.
Nessun problema, invece, per Will Clyburn dopo la grande paura. Lo statunitense, finito a terra dopo un contatto nel terzo quarto, aveva imboccato subito la strada degli spogliatoi, facendo temere che ci fosse un ripetersi del problema che già lo aveva messo fuori combattimento all’inizio dell’anno. Niente di tutto ciò: solo un po’ di spavento. La Virtus conta di riavere Will in versione primo tempo (16 punti all’intervallo) per mettere in difficoltà la Reyer. Nessun problema nemmeno per capitan Belinelli, che era finito a terra, prima dell’intervallo, per un colpo subito da un blocco.
Chi non sembra accusare difficoltà è Momo Diouf, che sta tornando a livelli eccellenti. Sullo stesso piano Morgan, uno dei pochi ad avere l’abilità di crearsi un’occasione di tiro da solo. Per chiudere i conti subito – Ivanovic è stato chiaro – la Virtus dovrà dimostrare di avere quella continuità di rendimento che è mancata tanto in gara-uno quanto in gara-due. Il rovescio della medaglia – troppe chance concesse ai lagunari – è la solidità di un gruppo che riesce comunque a far fronte alle avversità. E non ha paura di rimboccarsi le maniche, alzando il livello della difesa. Logico che, per andare lontano, la Virtus debba ritrovare le versioni migliori di Cordinier e Shengelia.
Stasera, infine, si prosegue con i quarti: alle 20 Reggio Emilia-Trapani (serie sullo 0-2, Eurosport e Dazn), alle 20,45 Milano-Trento (1-1, Dazn e Dmax) e alle 21 Trieste-Brescia (1-1, Dazn).
A proposito di Trapani: nella prossima stagione (delibera Fip) dovrà scontare quattro punti di penalizzazione "per irregolarità amministrative relative al corretto adempimento di versamenti Irpef e Inps". La stessa società, con un comunicato, sostiene di aver subito una truffa e di essere in grado di dimostrare la propria estraneità al fatto contestato.
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