Virtus, finalmente un sorriso dopo la Coppa. Zizic rientra a fine mese con l’Olympiacos

Così Ivanovic avrà a disposizione un centro di ruolo, senza essere costretto a chiedere sacrifici a Grazulis, che non è un pivot

di ALESSANDRO GALLO
15 febbraio 2025
Ante Zizic strappa il pallone a Zach Leday sotto lo sguardo del compagno di squadra bianconero Toko Shengelia (Ciamillo)

Ante Zizic strappa il pallone a Zach Leday sotto lo sguardo del compagno di squadra bianconero Toko Shengelia (Ciamillo)

In palestra, per l’ultimo ’richiamo’ e pieno di energia. Ma da lunedì. Anche perché poi, dopo, non ci saranno momenti di sosta per una Virtus che vuole arrivare alla ripresa dei giochi – il 28 febbraio, contro l’Olympiacos, alla Segafredo Arena – nella migliore condizione possibile.

Tornare subito in campo, sarebbe servito per scacciare le fosche nubi uscite dall’Inalpi Arena di Torino, dopo il quarto di finale con l’Olimpia. Ma giocare immediatamente, senza avere la possibilità di sudare in palestra, avrebbe comunque creato problemi a un gruppo che ha alcune necessità. Lavorare insieme per affinare l’intesa. E inserire al meglio Justin Holiday, che ha un passato di tutto rispetto, nel mondo della Nba (compreso un anello conquistato con i Golden State, proprio l’anno successivo al trionfo di Marco Belinelli in maglia Spurs), ma che in Europa deve dimostrare di essere un elemento importante, tanto in attacco quanto in difesa.

E allora via da lunedì, alla palestra intitolata alla memoria dell’Avvocato Gianluigi Porelli, con una mezza certezza che sfocia quasi in un sorriso. Quasi perché, tornando al ko con Milano, prevalgono ancora (giustamente) i musi lunghi e le teste basse.

Il 28 febbraio, alla Fiera, si rivedrà anche Ante Zizic. Non in borghese, in parterre, ma in canotta e calzoncini. Pronto a dare una mano sotto canestro. Lo stop del croato ha costretto Dusko Ivanovic, con un solo centro di ruolo disponibile – Momo Diouf – ad alcune alchimie tattiche. Esponendo anche Andrejs Grazulis, che centro di ruolo proprio non è, a figure di basso profilo.

Il croato, anche se è un pivot vecchia scuola, può portare in dote centimetri e stazza per presidiare l’area. Non potrà essere un antidoto contro i tiri dalla lunga distanza – non ha la velocità di piede richiesta –, ma nella lotta sotto canestro può regalare più di un mattoncino alla causa bianconera.

E Clyburn? Will, la cui riabilitazione sta procedendo, potrebbe rientrare contro Milano. Non nel confronto di campionato di inizio marzo, ma in quello successivo, di Eurolega, del 4 aprile. Intanto, però, questo periodo servirà al suo sostituto. Per Justin Holiday, in fondo, l’obiettivo è doppio. Da un lato prendere possesso degli schemi della squadra per rappresentare un’arma in più. Dall’altro crescere a tal punto da convincere la società a estendere l’accordo – fin qui spalmato su tre mesi – fino al termine della stagione. Per giocare non solo al posto di Clyburn. Ma anche al suo fianco.

Nessun problema, infine, per rivedere Matt Morgan, ribaltato solo da un pesante attacco influenzale. Il suo basket arrembante, contro Milano, non sarebbe servito per vincere. Ma per rendere meno amara la resa, sì.

Lunedì, infine, convocazioni azzurre per Akele, Diouf e Pajola.

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