Virtus ko La volata premia il Panathinaikos
Bologna tocca il +5 all’inizio dell’ultima frazione, poi il 13-0 dei greci cambia l’inerzia del match. Fallo tecnico a Belinelli

Virtus ko La volata premia il Panathinaikos
PANATHINAIKOS ATENE
90
VIRTUS BOLOGNA
76
PANATHINAIKOS ATENE: Kalaitzakis, Vildoza 11, Guy ne, Balcerowski 10, Sloukas 11, Grant 7, Nunn 11, Lessort 10, Antetokounmpo, Grigonis 6, Mitoglou 24, Mantzoukas. All. Ataman.
SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 2, Lundberg 5, Belinelli 20, Pajola 7, Smith 6, Dobric, Mascolo ne, Cacok 2, Shengelia 17, Hackett 7, Dunston 6, Abass 4. All. Banchi.
Arbitri: Boltauzer, Difallah, Cortes.
Note: parziali 21-15, 45-42, 62-63.Tiri da due: Panathinaikos 2238; Virtus 2136. Tiri da tre: 724; 829. Tiri liberi: 2527; 1016. Rimbalzi: 37; 33.
ATENE (Grecia)
Alla Virtus non basta un’altra prestazione ispiratissima di capitan Belinelli per tornare da Atene con una vittoria. Come è noto la V nera ha un problema nel reparto dei lunghi avendone solo tre disponibili e dovendo aggiungere a loro Abass.
Spetta ai piccoli provare a essere più intensi in difesa perché superata la loro linea questa carestia dentro l’area costringe tutti a centellinare i falli e a lasciare spazi che normalmente non sarebbero concessi. Per i primi tre quarti Bologna tiene fisicamente e mentalmente evitando che i padroni casa scappino anche quando si ritrovano sul + 8 (36-28).
Le energie non sono infinite e così, dopo aver ribaltato l’inerzia della partita ed essersi portati sul + 5 (62-67) nelle prime battute dell’ultimo periodo, i bianconeri hanno un crollo verticale avendo sprecato anche qualche facile occasione. A quel punto i greci mettono a segno un 13-0 che li conduce verso il successo, anche se gli ospiti provano a vendere cara la pelle.
Salvo qualche eccezione la formazione allenata da Luca Banchi ha messo sul campo tutto quello che aveva, ma contro un avversario che ha talento e profondità da vendere la generosità e il cuore non bastano, soprattutto se giochi trasferta e i tre fischietti si lasciano pure influenzare sia dal baccano dell’Oaka Hall sia da quella vecchia volpe di Ataman che si becca subito un tecnico, per poi ritrovarsi con metro più che favorevole negli ultimi 10’.
Con 1’52’’ da giocare il tabellone indica il punteggio di 85-72 con la panchina virtussina che chiede a tutti di non mollare.
Lunedì toccherà a Brescia arrivare alla Segrafedo Arena, si tratta di un altro avversario scomodo con i bianconeri che non potranno contare né su Achille Polonara né su Jordan Mickey.
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