Virtus pronta a conquistare il primo posto: Segafredo Arena esaurita per la sfida contro Trapani

La Virtus affronta Trapani per chiudere la stagione regolare al primo posto, con il supporto di diecimila tifosi.

di ALESSANDRO GALLO
7 maggio 2025
In alto, da sinistra, Andres Pelussi, Simone Flamini, Renzo Colombini, Roberto Casoli. In basso, Luigi Venturoli, Mario Boni, Gigi Terrieri e Giordano Consolini

In alto, da sinistra, Andres Pelussi, Simone Flamini, Renzo Colombini, Roberto Casoli. In basso, Luigi Venturoli, Mario Boni, Gigi Terrieri e Giordano Consolini

Tu chiamala, se vuoi, passione. O anche entusiasmo. Una giornata al termine della stagione regolare e la Virtus è padrona del proprio destino.

Battendo Trapani (domenica, ore 18,15, alla Segafredo Arena) la Virtus chiuderà la regular season al primo posto, con tutti i benefici che questo comporta. Ovvero avere, in tutte le serie, dai quarti all’eventuale finale, la bella in casa. Al primo posto ci credo Dusko Ivanovic, ma ci credono soprattutto i tifosi.

E che ci sia questo atto di fede nei confronti di capitan Belinelli e compagni lo testimonia l’entusiasmo della tifoseria. La Segafredo Arena è già tutta esaurita. E domenica, appunto, ci saranno diecimila tifosi della V nera pronti a spingere la squadra con il loro calore.

La squadra nel frattempo è rientrata da Scafati e ha già cominciato ad allenarsi alla palestra Porelli. Non destano particolari preoccupazioni né Toko Shengelia né Marco Belinelli.

Il georgiano non era nemmeno partito (in treno) alla volta della Campania per un problema legato alla schiena e in via di risoluzione.

Al capitano, che pure era a referto, è stata risparmiata, in modo precauzionale, una partita che i compagni hanno subito indirizzo nel modo giusto.

Dal futuro al recente passato. A Bazzano, Osteria del Rivellino, si sono ritrovati alcuni protagonisti della promozione in serie A ottenuta il 3 giugno 2005 a Porto San Giorgio, chiudendo i conti, in finale, contro Montegranaro. A Bazzano c’erano il tattico, Giordano Consolini; il bomber d’esperienza, Mario Boni; il giovane emergente, Simone Flamini; il lungo di mille battaglie, Roberto Casoli e la garra argentina, Andres Pelussi. Con loro anche la voce della Virtus, Gigi Terrieri, il preparatore atletico, Renzo Colombini e il dottor Luigi Venturoli.

Pranzo, con tanto di maglietta celebrativa – ’Venti di passione’ – al quale hanno dovuto rinunciare, per svariati motivi, Daniele Parente (che di quella squadra era il play), Michele Teglia (il vice Consolini), Matteo Maestrello, Marco Santucci (il diesse) e Massimo Faraoni (il giemme).

Era la Virtus che, dopo la radiazione nel 2003, era rinata dalle sue ceneri (club senza campionato ma, meglio precisarlo, mai fallito) grazie a Claudio Sabatini e a all’esperienza del Progresso.

Ci sarà una reunion-2 a breve: perché il solito Andres Pelussi, che nel frattempo è diventato il direttore sportivo della Nazionale argentina, tornerà al PalaDozza per un test con la sua nazionale. L’appuntamento è già fissato (per gli azzurri) per il 14 agosto.

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