Virtus saluta Justin Holiday e pianifica il futuro con Ronci e Ivanovic
La Virtus Bologna si separa da Justin Holiday e valuta nuovi innesti per il campionato e l'Eurolega.

Ivanovic disegna uno schema sotto gli occhi di Polonara e Cordinier (Ciamillo)
Bye bye Justin. La Virtus si congeda da Holiday con un comunicato (previsto): la palla, ora, in attesa del match di domenica, torna nelle mani di Paolo Ronci.
Il direttore generale bianconero, che non ha mai perso di vista il mercato, valuta, di intesa con lo staff tecnico, la possibilità di fare un nuovo innesto.
Innesto, qualora la Virtus riuscisse a ottenere il tutto in tempi relativamente brevi, che avrà caratteristiche differenti da quelle di Holiday. Justin, al di là del rendimento ondivago (cresciuto nelle ultime uscite), era stato ingaggiato come alter ego dell’infortunato Clyburn. L’impressione è che Ivanovic, nelle sue strategie, abbia in mente una staffetta tra Will e capitan Belinelli e che, magari, cerchi qualcuno in regia che possa dare una mano anche nella posizione di guardia, garantendo punti.
Vedremo. Intanto una base di partenza solida, in vista dell’ultimo mese e mezzo di campionato, c’è: la Virtus ha trovato un equilibrio che fino a metà marzo appariva una chimera.
La squadra difende con maggiore intensità e attacca con più raziocinio – diminuito il numero delle palle perse che era stato il tallone d’Achille delle ultime stagioni –: le ultime due gare, con Scafati in Campania e Trapani, alla Segafredo Arena, dovrebbe consentire alla Virtus di partire in pole position nello sprint scudetto. Pole position non significa vittoria assicurata, ma un cammino un po’ più agevole quello sì. Ed è questo il penultimo traguardo (prima dei playoff) che si è posto la Virtus, per guardare lontano.
Detto che l’Eurolega è in pieno clima playoff (Fenerbahce già qualificato per la final four di Abu Dhabi), la Virtus continua a lavorare, soprattutto in prospettiva, su altri tavoli. I lavori in Fiera (Padiglione 35) per la realizzazione di un palazzetto che abbia tutti i parametri imposti dall’Eurolega (parametri che non valgono per Monaco) vanno avanti. Il club, per di più, si farebbe forte di una mezza promessa (forse qualcosa di più) di ampliare il numero delle partecipanti a quota 20, che consentirebbe di soddisfare le aspettative di tutti, V nera compresa.
Ma la V nera, appunto, deve guardare avanti: il marchio Segafredo dall’anno prossimo non ci sarà più e i dirigenti, come del resto aveva annunciato lo stesso Massimo Zanetti, al momento della conferma di Ivanovic, stanno setacciando il mercato per trovare un marchio che possa soddisfare tutti. Chi vuole vedere il proprio nome sulle canotte bianconere e le esigenze di bilancio del club delle Due Torri.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su