Virtus, tocca a te. Olympiacos da paura. Ivanovic: "Lottiamo»
Ore 20 Segafredo Arena Arriva la capolista del Pireo. Il tecnico ritrova Zizic, all’appello manca solo Clyburn. .

Momo Diouf, 23 anni, è nato a Dakar, in Senegal (Ciamillo)
Prima di tutto la buona notizia, ancorché nota da tempo: Ante Zizic rientra nel gruppo dei giocatori convocabili. All’appello, a questo punto, manca solo Will Clyburn, che ne avrà per un’altra trentina di giorni.
E la cattiva notizia? Beh, diciamo che l’Olympiacos Pireo, primo in classifica, non è il cliente migliore da affrontare per la Virtus. Si gioca alle 20, alla Segafredo Arena, con Garcia, Lottermoser e Konstantinovs, direttori di gara.
La Virtus torna in campo dopo l’infelice esperienza in Coppa Italia di Torino. E l’avversario, come detto, è il peggiore che sarebbe potuto capitare in Eurolega. Il rovescio della medaglia? Non servono particolari motivazioni quando affronti la prima della classe. E nessuno, soprattutto, alla luce di un cammino che ha sempre visto la Virtus in posizioni di retrovia, ti chiede miracoli.
Nessuna richiesta di miracolo né tantomeno di due punti a tutti i costi, perché il cammino europeo ormai è segnato.
Però si gioca in casa, il pubblico non si è mai tirato indietro e, in particolare, la Virtus deve dare delle risposte. All’allenatore, in primis, ma anche ai tifosi.
Dusko Ivanovic, che preferisce il lavoro in palestra alle parole, ne concede poche prima della gara. Ma il concetto è preciso e condivisibile.
"Affrontiamo l’Olympiacos – dice Dusko – dopo la pausa, durante la quale abbiamo lavorato molto bene con gli 8 giocatori rimasti a Bologna, vedremo anche come risponderanno gli altri rientrati dagli impegni con le rispettive Nazionali. In ogni caso per vincere questa partita sarà necessario lottare e combattere".
Quasi uno slogan degli anni Settanta: il celebre ’Lotta dura senza paura". Mantra al quale si adegua anche Momo Diouf. Il centro è stato uno dei protagonisti dell’esperienza in Nazionale insieme con i compagni Alessandro Pajola e Nicola Akele.
"Ci attende una squadra tosta, sia dal punto di vista delle guardie che dei lunghi. Possono contare su giocatori molto forti con punti nelle mani. Dovremo giocare di squadra, rimanere uniti, mettere molta energia e fisicità pressando a tutto campo".
Al pressing sull’Eurolega – ancora da capire quante squadre ci saranno l’anno prossimo al via e se rientreranno in ballo anche i club russi – ci pensa Paolo Ronci. Il direttore generale bianconero continua a seguire le vicende ’politiche’, cercando di far valere anche il peso della V nera.
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