Vuelle, Imbrò una "pasta" da capitano vero

Il protagonista della vittoria sull’Urania: "Paura al tiro? Mai avuta, mi conosco e so che posso fidarmi. Adesso ci divertiamo davvero"

di ELISABETTA FERRI
21 gennaio 2025
Imbrò ha avuto percentuali di tiro molto buone contro l’Urania Milano

Imbrò ha avuto percentuali di tiro molto buone contro l’Urania Milano

Quando si riaccende la luce dentro un giocatore di talento, allora splende così forte da risultare quasi abbagliante per gli avversari. Il momento di Matteo Imbrò è magico: nelle ultime due partite il capitano della Carpegna Prosciutto ha tirato con percentuali spaziali da tre, 13 su 18. Ma è la sicurezza con cui sta in campo oggi, più della mano fatata, che fa percepire ai tifosi che la sua leadership è immutata. "Non ero preoccupato – dice Imbrò –, mi conosco e so che del mio tiro posso fidarmi. So anche che ci sono periodi in cui non fai canestro nemmeno se hai 5 metri di spazio davanti: succede nel basket, il tiro va e viene, l’importante è non perdere di vista il resto che puoi fare sul parquet a vantaggio dei compagni. Infatti sono più contento della prestazione della squadra che della mia, adesso ci divertiamo davvero a giocare insieme. Ma sono felice di vedere che il mio tiro ritrovato carichi tutti, a fine gara King, che parla poco, è venuto da me a dirmi: mi raccomando, continua così".

Non è cambiato niente di particolare secondo il capitano, che però riconosce "partendo dalla panchina sono più aggressivo". Mentre il segreto del filotto di vittorie, 8 nelle ultime 9 "dipende dal fatto che adesso, quando ci sono delle difficoltà, le risolviamo insieme e non da soli come in precedenza. Ora ognuno si fida dell’altro, la chiave è tutta lì, passarsi la palla. Mentre in difesa tutti aiutano tutti". Un gruppo che da sfilacciato adesso sembra diventato granitico e che può legittimamente rispolverare i suoi obiettivi iniziali, provare a tornare al piano di sopra: "Le nostre potenzialità sono chiare. Che saremmo risaliti era probabile, ma sappiamo che possiamo ancora migliorare. Certo – ammette il capitano –, non è facile recuperare posizioni, perché abbiamo perso molto terreno all’inizio, ma è anche vero che dobbiamo rigiocare con tutte quelle che ci stanno davanti e magari possiamo provare a batterle ribaltando la differenza canestri. Ora che abbiamo fatto gruppo, lo sanno tutti che ci siamo anche noi".

Nonostante il fieno messo in cascina fra dicembre e gennaio, che ha portato la Vuelle a 24 punti, la classifica è ancora avara di soddisfazioni con questo 11° posto da cui non ci si schioda; ma oggi il divario che divide i pesaresi da posizioni più interessanti è davvero minimo: sono solo due, infatti, i punti di distacco dal quinto posto, perché sono cinque le formazioni a quota 26: Verona, Avellino, Bologna, Rieti e Milano. Mentre il primo posto, condiviso da Rimini e Udine, resta lontano dieci punti, il secondo dove si trova Cantù otto punti, il terzo appannaggio di Cividale sei punti (a quota 30). Dopo una settimana veramente tosta, con tre partite in otto giorni, tutte vinte, coach Spiro Leka ha dato due giorni di riposo alla truppa che alla ripresa riavrà anche Eric Lombardi, riportando le rotazioni a nove uomini in attesa di Sasà Parrillo.

Elisabetta Ferri

Continua a leggere tutte le notizie di sport su