Vuelle Petrovic: "Una vittoria per i tifosi"
Cresciuto nelle giovanili della Virtus, l’ala pivot biancorossa traccia la via per Bologna: "Con la Fortitudo sarà una battaglia"

Petrovic mentre firma autografi con i tanti tifosi intervenuti al supermercato «Sì»
Che la sfida con la Fortitudo sia attesa da tutta la Pesaro amante della pallacanestro è cosa ben nota, ma tra i giocatori della Vuelle che scenderanno in campo, domenica alle 18, c’è anche chi vivrà una sorta di derby nel derby, Danilo Petrovic. Cresciuto nelle giovanili della Virtus, l’ala-pivot venticinquenne conosce bene l’ambiente che i biancorossi troveranno a Bologna: "Ho giocato tante volte contro la Fortitudo, so bene l’importanza e la difficoltà di questa partita – spiega –. Sì, ho fatto quattro anni nella Virtus, però ormai è passato. Comunque Bologna era come una seconda città per me, ora spero che Pesaro la diventi, anche se mi trovo già molto bene qua".
Domani non sarà una partita come le altre, per Pesaro... "Sappiamo che sia una partita sentita da tutto il popolo pesarese, ci teniamo a vincerla. Sappiamo anche che ci sarà il sold out, ci aspetta una battaglia, però siamo in un momento abbastanza buono: proveremo a mantenere a nostro favore la differenza canestri nello scontro diretto, ma sarà comunque molto importante vincere".
Avrai spiegato ai tuoi compagni l’ambiente che troveranno, soprattutto agli statunitensi.. "Sì, ne abbiamo parlato, pure io personalmente con Vj King e Khalil Ahmad, cercando di fare capire loro quello che ci aspetta, anche se secondo me sono pronti. Sarà un inferno, però ci stiamo preparando".
Cosa potrà cambiare rispetto all’andata? "Sappiamo che la Fortitudo abbia degli americani molto importanti, ma anche degli italiani diversi da loro, per caratteristiche. Aradori e Fantinelli sono i vertici del loro gioco, che è preciso, ben eseguito. Se saremo bravi a interrompere il flusso che costruiscono, avremo una grande opportunità".
Il tuo infortunio? "E’alle spalle. Qualche dolore me lo porto ancora, ma lavoro ogni giorno per migliorare la condizione fisica. Cerco di essere disponibile sia da pivot, sia da ala grande, come giocatore in grado di dare ulteriore stabilità a questi ruoli e di avere la doppia dimensione che a volte mi chiede l’allenatore".
All’andata avevi fatto da spettatore per l’infortunio. Come hai vissuto quel momento e come ti senti ora? "Vedere la partita dall’esterno fu tre volte peggio che giocarla. Ero molto teso, cercavo di incoraggiare i miei compagni, ora sono molto felice di poterla giocare. Sicuramente sarà bellissima e come giocatori dovremo godercela".
Coach Leka dice però che c’è ancora bisogno di migliorare a rimbalzo: come state lavorando per farlo? "Catturare i rimbalzi spesso viene più dalla voglia che dalla tecnica. Bisogna essere aggressivi mentalmente. È vero, è una cosa che ci manca: in tante statistiche siamo tra le tre migliori squadre dell’A2, mentre a rimbalzo rimaniamo indietro. È uno degli aspetti in cui dobbiamo migliorare, e velocemente, perché si avvicina il momento più succoso della stagione, dove dovremo fare più punti possibile".
Nicola Petricca
Continua a leggere tutte le notizie di sport su