Vuelle Valli: "Leka? Cerca la stima dei tifosi"

Il presidente dopo lo sfogo del coach: "Qui ci sono tanti allenatori sugli spalti, ma lui è stato capace di rimetterci in carreggiata"

di ELISABETTA FERRI
5 febbraio 2025
Il presidente della Vuelle Andrea Valli

Il presidente della Vuelle Andrea Valli

Presidente Valli, oggi la battuta migliore gliel’ha detta Valter Scavolini: Andrea, metti un’altra mattonella… "Difficile nel breve, oggi per vincere uno scudetto servirebbero decine di milioni di euro. Sognare è bello ma per la nostra realtà attuale è più giusto parlare di obiettivi, vedremo se riusciamo già quest’anno a tenergli fede".

Aver invitato i giocatori della Vuelle odierna a questa cerimonia, insieme ai campioni degli scudetti, che significato ha? "Secondo me molto importante. Questa spirito tra i giocatori vecchi e quelli nuovi si deve tramandare come un filo biancorosso che lega la nostra storia. Penso che la figura di Spiro Leka possa aiutare in questo: giocò in Coppa dei Campioni contro quella Scavolini, ha scelto Pesaro come la sua casa, oggi è il nostro allenatore, lo trovo simbolico".

A proposito del coach forse aveva bisogno di una carezza, che spiegazione dà allo sfogo di domenica sera in sala stampa? "Pesaro è una piazza dove tutti si sentono allenatori sugli spalti, magari convinti di capirne più del vero coach, le critiche si avvertono sia durante le partite che nel corso della settimana. La pressione è tanta e prima della partita con Piacenza c’era un po’ di tensione, considerata da tutti una partita facile mentre a volte sono le più insidiose, poi stravinci e pare che hai fatto solo il compitino, sentire sminuito il proprio lavoro magari lo ha infastidito. Ma niente di grave: il club è compatto, la squadra è unita e sappiamo quali sono i nostri obiettivi".

Forse non c’è concordanza piena sulle potenzialità del gruppo? Leka afferma che così non siamo strutturati per salire, mentre la società la pensa diversamente visto che non interviene sul mercato… "La squadra è stata costruita da un’altra persona, quindi secondo le idee del coach che c’era prima. Magari Spiro l’avrebbe costruita con una tipologia diversa, ma questo non significa che non possa essere ugualmente competitiva e, a parte l’inizio indecoroso, dopo abbiamo giocato alla pari con tutte. Se poi riusciremo a mettere una ciliegina sulla torta lo faremo, l’ho già detto e lo confermo. Ma le cose sono cambiate, oggi nessuna persona ragionevole potrebbe pensare di fare a meno di uno dei due americani che sono fra le migliori coppie del campionato, quindi i movimenti saranno sul mercato italiano, dove è più ardo trovare la pedina giusta".

Soddisfatto dei dati sul pubblico? "Sulle presenze certamente. Quanto agli incassi scontiamo l’ampiezza del palas che ci obbliga a una politica dei prezzi di un certo tipo rispetto a palazzetti da 3.000. Ma siamo contenti che entri più gente, anche a prezzi più bassi, perché è bello avere una cornice del genere". Elisabetta Ferri

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