Acerbi rinuncia alla Nazionale: Spalletti guarda avanti con Orsolini
Francesco Acerbi rifiuta la convocazione in Nazionale, Spalletti punta su Riccardo Orsolini per le qualificazioni mondiali.

Francesco Acerbi rifiuta la convocazione in Nazionale, Spalletti punta su Riccardo Orsolini per le qualificazioni mondiali.
Luciano Spalletti ci è abituato, a vedere l’ombra lunga di campionato e coppe che oscura l’attenzione sulla nazionale anche quando l’azzurro dovrebbe essere il colore di tutti. Ma forse neanche lui si aspettava di leggere il messaggino che ieri mattina gli è arrivato sul telefono. Aveva richiamato Francesco Acerbi per mettere la museruola ad Haaland nella prima e delicatissima uscita delle qualificazioni per i mondiali, venerdì a Oslo. E ieri mattina Acerbi, prima con un sms e poi con una telefonata, ha comunicato al ct la sua rinuncia: "Acerbi non ha risposto alla convocazione. Questione fisica? No. Ha ripensato a quanto successo intorno a lui. Prendiamo atto e si va avanti".
Spalletti ha spiegato di aver ricevuto un messaggio dal giocatore ieri mattina, al quale ha fatto seguito una conversazione telefonica: "Ci sono calciatori che sono meritevoli quanto lui di avere la nostra considerazione e attenzione. Più volte ho detto di dover stare attento a quello che propone il campionato, e io l‘ho convocato proprio per questo motivo, per quello che aveva fatto vedere in questo periodo. Motivi dietro il rifiuto? Non voglio pensare a niente, io devo fare bene le cose in base a ciò che accade in campo. Non posso e non possiamo permetterci nessuna depressione, per cui si va fiduciosi a fare altre cose e altre scelte, sapendo di avere a che fare magari con calciatori anche più forti di quelli che hanno deciso di non far parte della Nazionale".
Visto che la comunicazione è arrivata dopo la finale e non prima, sembrava legittimo pensare che l’esito disastroso della finale di Champions potesse aver influito. Anche se lo stesso Acerbi ha risposto con un post su Instagram escludendolo: "Dopo una profonda riflessione, ho comunicato al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte", ha attaccato frontalmente il difensore. "Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione“ per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e ai miei compagni".
"Un calciatore non dice no a Spalletti, dice no ad un qualcosa di più grande che è l’Italia, il valore unico è la maglia azzurra e il poter rappresentare il nostro movimento", ha poi dichiarato Gigi Buffon, capodelegazione della Nazionale, a RaiSport.
Chi torna invece è Riccardo Orsolini, sull’onda della stagione straordinaria del Bologna: "Lui rappresenta il cambio di ritmo, sia in funzione dei gol che della qualità offensiva, come Politano. Il napoletano è condizionato dal fare un po’ più un lavoro di squadra mentre Riccardo è più finalizzatore. Fa parte di questi ragionamenti a proposito di un assetto più offensivo della squadra. In passato non l’ho convocato perché siamo solo 23 ma l’ho sempre tenuto nei miei pensieri".
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