Ancona Calcio: Guerini, Ancarani e Gadda lasciano, nuovi soci all'orizzonte
Crisi all'Ancona Calcio: Guerini, Ancarani e Gadda abbandonano. Possibile ingresso di nuovi soci per salvare la società.

Crisi all'Ancona Calcio: Guerini, Ancarani e Gadda abbandonano. Possibile ingresso di nuovi soci per salvare la società.
Fine della corsa. Quest’Ancona è al capolinea ma forse è pronta a nacerne una nuova. L’ennesima riunione di ieri mattina (alla Criluma, in fretta e furia alla vigilia della partita) ha sancito la definitiva uscita al 30 giugno di Guerini, Ancarani e Gadda. Giunti ad Ancona dieci mesi fa come garanti del nuovo progetto che doveva permettere all’Ancona di disputare il campionato di serie D, ieri, di fronte al rifiuto della società di accogliere le loro proposte, hanno ufficializzato l’addio. D’altra parte il messaggio di Massimo Gadda di qualche giorno fa su Facebook lo aveva lasciato intendere. Guerini, Ancarani e Gadda, insomma, sarebbero saliti al Colle quasi pronti a rimettere il loro mandato di garanti dell’Ancona. Un’accelerazione che sottintende grosse novità. L’ingresso di nuovi soci con a capo l’imprenditore cinematografico Di Paolo e il possibile supporto come sponsor di Andrea Marinalli si stagliano all’orizzonte.
"Polci, Manciola e Brilli erano totalmente contrari alle nostre richieste, gli altri volevano arrivare a un compromesso – spiega Francesco Ancarani –. A quel punto Guerini ha interrotto la discussione e ha detto che c’eravamo già confrontati e che con il 30 giugno finiremo la stagione e non faremo più parte di questa società". "Sono arrivati che avevano già deciso – spiega a sua volta Andrea Manciola –, Egidi era propenso a trovare un accordo, noi eravamo contrari e loro tre erano già pronti con il "no, allora ce ne andiamo".
E Marconi, con il fatto che loro escono e con la piazza così ostile, ha detto che a questo punto lascia anche lui. Noi (Polci & C., ndr) dobbiamo fare le nostre valutazioni. L’impegno fino alla fine dell’anno resta comunque in capo alla società attuale". Ma che Ancona sarà senza Guerini e Gadda (e il resto dello staff), chiamati e voluti dal sindaco Daniele Silvetti, dieci mesi fa, proprio per garantire la ripartenza ma anche la chiarezza e la trasparenza nei confronti della città? Infatti adesso anche Stefano Marconi si dice pronto a lasciare – intanto avrebbe già versato nelle casse dell’Ancona 60mila euro per far fronte alle urgenze, stipendi compresi, che ammonterebbero a circa 120mila euro – e a mollare l’Ancona starebbe pensando anche Massimiliano Polci. Di fronte alla reiterata contestazione della piazza contro la società, con la tifoseria di nuovo fuori dallo stadio, oggi, e con la squadra dalla parte dei tifosi insieme allo staff tecnico, adesso che Guerini, Ancarani e Gadda gettano la spugna e preparano le valigie, ecco che i soci Marconi e Polci improvvisamente si sentono soli e capiscono che è il caso di fare un passo indietro. E che fine hanno fatto le trattative di Marconi con Russo, come quelle di Polci con Di Paolo e con Netoip? Intanto quel che resta della società, cioè un insieme di individui che condivide a questo punto solo una difficile situazione economica, si lancia reciproche accuse, incapace di delineare un futuro per i colori biancorossi. E’ la triste resa dei conti, quelli che non tornano – mancano 400 mila euro per chiudere la stagione – e che evidenziano un’inadeguatezza gestionale che rischia di portare nuovamente il cavaliere armato al fallimento. Un caos in cui solo il sindaco Silvetti, adesso, può provare a rimettere ordine.
Giuseppe Poli
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