Ancona Calcio: Silenzio di Marconi Complica Trattative per Nuovo Acquirente
Il silenzio di Stefano Marconi ostacola le trattative per la cessione dell'Ancona, mentre il sindaco Silvetti cerca soluzioni.

Sullo sfondo il patron Stefano Marconi e il presidente Antonio Recchi
Il silenzio attorno all’Ancona assume contorni sempre più preoccupanti: tra bocche cucite e conferenze stampa annunciate e poi rimandate, il timore nella piazza cresce di ora in ora. Le notizie che si sono rincorse in questi giorni e che vedono le varie componenti della società impegnate su più fronti per cercare un nuovo acquirente che possa essere potenzialmente interessato alla società, passano inevitabilmente in secondo piano davanti alla linea del silenzio adottata dal club.
Il nodo della questione è riconducibile semplicemente al socio di maggioranza Stefano Marconi, colui che in questo momento ha in mano le redini societarie grazie alla maggioranza acquisita la scorsa estate, ma che al momento non proferisce parola, né lui, né tantomeno i suoi collaboratori. Il suo silenzio, unito alla mancanza concreta di una volontà di fare un passo indietro, rischiano di pregiudicare qualsiasi trattativa in essere: mister Rays non sembra intenzionato, almeno momentaneamente, a voler fare un passo indietro, nonostante ad oggi i margini di una sua permanenza sembrino davvero ridotti ai minimi termini.
Dall’altra parte, Massimiliano Polci e i suoi collaboratori proseguono nei contatti con l’imprenditore Alessandro Di Paolo che, dopo aver rilevato il Rieti, sarebbe pronto ad acquisire anche il pacchetto di maggioranza dell’Ancona: a patto che, naturalmente, Marconi faccia un passo indietro, ipotesi che ad oggi sembra remota. Il tutto sotto lo sguardo sempre vigile del sindaco Daniele Silvetti, che a breve fisserà una riunione tra i due soci per esplorare tutte le strade che possano portare all’ingresso di figure e sponsorizzazioni in grado di ridare lustro (ma soprattutto credibilità) al movimento calcistico anconetano.
Concetti che sono stati ribaditi anche dal direttore generale Francesco Ancarani, ospite dell’ultima puntata di "Dorici" (la trasmissione condotta da Mauro Anconetani su Vera Tv e che nel corso della stagione ha seguito attentamente tutte le vicende dell’Ancona): "A guardare la classifica c’è da essere soddisfatti per come eravamo partiti, ma è chiaro che non possiamo dire la stessa cosa a livello societario. Allo stato attuale delle cose non faremo parte dell’Ancona che verrà: una società ha bisogno di un presidente, di un direttore e di un allenatore. Ci deve essere linearità, ma soprattutto coerenza. Quest’anno abbiamo avuto troppi presidenti, troppa mitomania e tante manie di protagonismo e ci siamo fatti trascinare dall’apparire e questo ha portato la società a non essere credibile. Noi rappresentiamo una città e dobbiamo assumerci le responsabilità delle conseguenze delle nostre azioni".
Gianmarco Minossi
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