Arezzo, dichiarazioni dell’ex Bucchi. "Orgoglioso di aver fatto parte della storia del club»
Il match odierno vedrà i bianconeri contro i toscani pronti ad approfittare del momento nero del Picchio

L’ex Cristian Bucchi
Altro avversario scomodo sulla strada dell’Ascoli. Il match odierno vedrà i bianconeri guidati da Di Carlo sfidare l’Arezzo dell’ex Bucchi che al Del Duca scenderà in campo per approfittare del momento nero del Picchio e magari strappare tre punti importanti per dimenticare subito il passo falso con il Carpi. Davanti i toscani proveranno ad essere più precisi delle ultime uscite stagionali. "Dobbiamo migliorare sotto il punto di vista del cinismo – ha commentato Bucchi alla vigilia del confronto -. Ci sono dei momenti nel calcio. Da ex attaccante a volte segnavo toccando la palla mezza volta, in altre occasioni invece tiravo dieci volte ma non facevo neanche un gol. In settimana ho lavorato con i ragazzi sui primi minuti del secondo tempo della partita persa immeritatamente contro il Carpi. Quell’atteggiamento non fa parte di una squadra che vuole diventare forte e vincente. Non va mai persa la lucidità. Noi abbiamo uno stile di gioco che ci sta portando a creare 10-12 palle gol a partita. Deve essere questa la nostra forza. La prestazione deve diventare una certezza con un atteggiamento positivo e limitando gli errori". Anche l’Arezzo, date le tre gare ravvicinate, ha dovuto gestire al meglio i propri uomini per evitare di non spremere troppo sempre gli stessi interpreti. "Mi preoccupavano le condizioni di alcuni calciatori in questo trittico di partite – ha proseguito -. Parlo di Damiani, Capello, Dezi, Chierico. Ho cercato di gestirli nel miglior modo possibile. Altri invece recuperano più velocemente. Ho la fortuna comunque di avere delle alternative e posso scegliere in modo sereno. Dopo le prime due gare ho cercato di creare uno zoccolo duro per dare un’identità alla squadra". Dopo aver vestito la casacca dell’Ascoli come attaccante, Bucchi ha poi allenato il Picchio dall’estate 2022, a seguito della partenza di Sottil, fino al febbraio 2023 quando venne esonerato. "Sono molto sereno, al di là di come sia finita l’ultima esperienza da allenatore – ha commentato -. Quando sono andato via la squadra era comunque 12esima con una posizione di classifica tranquilla. Ho dato il massimo, ovviamente speravamo tutti potesse andare diversamente. Poi si sono create altre situazioni che hanno scalfito determinate certezze e fatto perdere la serenità. Quando fai l’allenatore è così. Devi saper convivere con queste dinamiche. Conservo bellissimi ricordi di Ascoli e dell’Ascoli, ho fatto tanti gol lì ed ero in organico nell’ultima risalita del Picchio in serie A. Hanno una tifoseria calda con moltissimo amore, anche se a volte lo manifestavano senza grande equilibrio. Ma va così quando c’è un sentimento forte nei confronti della propria squadra. Mi sono sempre ritenuto orgoglioso e privilegiato di aver fatto parte della storia di questo club e torno sempre ben volentieri lì".
mas.mar.
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