Ascoli Calcio: crisi economica e incertezze sulla cessione delle quote
La situazione economica dell'Ascoli Calcio è critica, con debiti insoluti e incertezze sulla cessione delle quote azionarie.

Il tecnico Di Carlo durante il match contro il Legnago
Il futuro dell’Ascoli è appeso ad un filo. Il fatidico mese di maggio è ormai arrivato agli sgoccioli e i vertici societari del Picchio non sono ancora riusciti ad assestare il tanto atteso passaggio delle quote azionarie più volte ribadito dall’attuale proprietà. Anche gli ultimi possibili tentativi sono sfumati. La situazione economica del club resta drammatica e alcune posizioni debitorie ancora rimaste insolute non fanno che aggravare uno scenario che complessivamente resta drammatico.
Una di queste, come evidenziato su queste righe nell’edizione di ieri, parla di un debito fiscale relativo agli ultimi due anni e già rateizzato con l’Agenzia delle Entrate. Ancora oggi rimasto insoluto. A ciò va poi ad aggiungersi un’altra situazione menzionata quasi un anno fa e per il momento in alto mare. Nello specifico ci riferiamo al piano di rientro concordato dall’Ascoli Calcio con la società Enel Sole Srl fino alla completa soddisfazione del pagamento dell’intera somma relativa ai lavori di miglioramento dell’impianto di illuminazione effettuati allo stadio Del Duca nell’estate 2023 per consentire al massimo impianto sportivo cittadino di rispondere ai criteri allora richiesti dalla Lega di serie B.
Qui di fatto si era provveduto alla collocazione delle nuove torri faro e di un sistema di illuminazione con led all’avanguardia che tutti abbiamo poi potuto ammirare nel corso degli ultimi due campionati, il secondo dei quali culminato con la deludente e risicata salvezza ottenuta in C. Molte delle rate stabilite non sono ancora state regolarmente saldate. Sul fronte cessione allo stato attuale dei fatti la famiglia Pulcinelli sembrerebbe continuare ad avere un dialogo aperto con Capriccioli e la famiglia Passeri di Distretti Ecologici, anche se su questo fronte continuano a non esserci novità confortanti. Nel frattempo le attenzioni restano focalizzate sull’iscrizione al prossimo campionato. Una delle novità di quest’anno sarà rappresentata dall’aumento dell’importo della fideiussione bancaria o assicurativa che tutte le società dovranno depositare presso la Lega. Di fatto si passerà dai 350mila ai 700mila euro. Una decisione voluta dalla Figc per salvaguardare l’integrità dei campionati e rafforzare ulteriormente i presidi a garanzia della solidità economico-finanziaria delle società.
Se l’indicatore di liquidità, calcolato sulla base della situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2025, rispetterà la misura minima dello 0,8 la fideiussione richiesta rimarrà quella della stagione precedente, pari a 350mila euro. Un incentivo voluto per spingere i club ad attuare una corretta gestione economica. Se l’indicatore di indebitamento invece presenterà un valore superiore alla soglia dello 1,2 l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinerà un incremento del 15%.
Massimiliano Mariotti
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