Ascoli Calcio: la famiglia Pulcinelli lascia, possibile passaggio ai Passeri

La famiglia Pulcinelli lascia l'Ascoli Calcio. Possibile acquisizione da parte della famiglia Passeri per evitare il fallimento.

di MASSIMILIANO MARIOTTI
3 giugno 2025
Bernardino Passeri

Bernardino Passeri

L’Ascoli si prepara a voltare pagina. Il club sembra ormai giunto di fronte all’ormai irrimediabile saluto della famiglia Pulcinelli che ha ribadito la propria volontà di chiudere definitivamente la propria avventura sotto le cento cento alla guida del Picchio. Raccogliere nuovi interessamenti, dati i numerosi tentativi di cessione sfumati, oggi appare oggettivamente molto complicato. I tanti debiti contratti dall’attuale società e le altre situazioni ancora insolute, trattate negli ultimi giorni proprio su queste righe, hanno generato uno scenario molto preoccupante sul quale sarà particolarmente complicato mettere mano. Evitare il fallimento e cercare di pianificare una strategia volta a sanare i conti resta l’obiettivo principale. E a quanto pare l’unica strada percorribile sembrerebbe essere quella del passaggio delle quote alla famiglia Passeri di Distretti Ecologici che da vari giorni continua a tenere vive le interlocuzioni avviate. Chiaramente riuscire a tracciare un percorso per ottenere il passaggio di mano passerà anche per i rapporti nonché le strategie da sviluppare assieme al sindaco Marco Fioravanti e agli imprenditori del territorio il cui sostegno sarà fondamentale per cercare di salvare l’Ascoli.

Come ben sappiamo nelle prossime ore si andrà a presentare l’iscrizione al prossimo campionato di serie C, fornendo alla Covisoc le garanzie richieste dopo quanto emerso di recente. Poi tutta la questione relativa al domani societario del Picchio entrerà di fatto nel vivo. A seguire Distretti Ecologici, qualora questa ipotesi dovesse diventare particolarmente calda, sarà chiamato a presentare i propri piani e le proprie strategie al fine di raccogliere l’appoggio economico della città.

Nel frattempo i vertici della Lega Pro e il presidente Matteo Marani hanno esposto la linea pensata per tornare a conferire credibilità ad un campionato che, dopo quanto emerso nell’ultima stagione, ha decisamente perso appeal agli occhi di tifosi e appassionati.

"La sostenibilità sarà il tema centrale – ha commentato Marani –. Per questo abbiamo organizzato tavoli di lavoro per introdurre il salary cap. Bisognerà mettere i conti sotto controllo. E tutti dovranno farlo. Dovrà essere una finanza sana ad accompagnare il progetto tecnico di un club. Le due grandi linee future saranno, appunto, il salary cap e la riforma Zola. Due direttive collegate. Il primo sarà lo strumento con cui le società, attraverso un software, comprenderanno mese per mese entrate ed eventuali uscite fuori controllo rispetto al loro bilancio. Alla Figc abbiamo chiesto di fare maggiore selezione in fase di iscrizione con l’indice di liquidità che verrà fissato allo 0,8 ed entro la stagione 2026-27 i club pendenti dovranno essere perfettamente in regola ripianando le perdite o non potranno iscriversi".

Massimiliano Mariotti

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