Ascoli Calcio sotto indagine per crediti fiscali e truffa legata al Superbonus

L'Ascoli Calcio è sotto indagine per l'uso di crediti fiscali inesistenti e truffa legata al Superbonus, coinvolgendo Genco Srl.

di MASSIMILIANO MARIOTTI
31 maggio 2025
Pulcinelli e Verdone in tribuna

Pulcinelli e Verdone in tribuna

L’Ascoli è tra le 9 società di calcio professionistico che hanno contabilizzato crediti fiscali per provvedere alle imposte Irpef e Inps. A finire sotto la lente è stata la gestione economica operata dal direttore generale Domenico Verdone. Per l’attuale proprietà del Picchio, che proprio in questi giorni era impegnata sul doppio canale cessione-iscrizione, quanto emerso nelle ultime ore sulle pagine di cronaca nazionale rientrerebbe nella norma. Per gli inquirenti invece quanto emerso negli ultimi mesi ha generato delle situazioni sulle quali intervenire per fare chiarezza. Le stesse sono passate al vaglio della Covisoc e di conseguenza dell’Agenzia delle Entrate. Tutto sarebbe legato alla stagione appena conclusa con particolare riferimento al periodo settembre 2024-febbraio 2025. Proprio lo stesso che su queste righe vi avevamo ben descritto per quanto riguarda l’ingresso di Diego Corsalini con Genco Srl, il relativo processo per truffa legata al Superbonus che ha coinvolto anche l’altro top partner bianconero Maryan Vannini e i vari controlli della Guardia di Finanza avvenuti in sede. Interventi delle fiamme gialle regolarmente riportati su queste righe e poi smentiti dalla società con una serie di comunicati.

Tutto ha avuto ufficialmente inizio lo scorso 29 novembre, quando l’assemblea dei soci del Picchio era tornata a riunirsi per provvedere alle ultime incombenze previste al termine del precedente mandato triennale. Nel corso della stessa il cda aveva visto una drastica riduzione a soli tre membri con il nuovo ingresso del consigliere Corsalini, già in precedenza sponsor della società bianconera. Ad inizio febbraio ecco lo scossone che vide la Genco Srl al centro dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Fermo. In questo caso le attenzioni si focalizzarono sul caso di truffa legata al Superbonus che aveva portato al sequestro di oltre 1,7 milioni di euro di crediti fiscali inesistenti e al blocco immediato della cessione di altri 14 milioni di crediti. La complessa attività investigativa consentì di interrompere un’articolata frode nel settore dei Superbonus edilizi 110% (Sismabonus ed Ecobonus), posta in essere tramite emissione di fatture per operazioni inesistenti, predisposizione di false asseverazioni e apposizioni di visti di conformità da parte dei professionisti coinvolti.

Il rebus da sciogliere adesso è cercare di capire se quei crediti sarebbero stati utilizzati dall’Ascoli nell’ultimo campionato. A seguito del polverone alzato, tra l’altro, a corso Vittorio Emanuele si pensò sul sito ufficiale di nascondere la polvere sotto al tappeto rimuovendo il nome di Corsalini dall’elenco dei membri del cda, senza però convocare l’assemblea dei soci per provvedere alla sua reale uscita. Uno scenario preoccupante che continua a tenere in ansia piazza e tifosi.

Massimiliano Mariotti

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