Ascoli concentrato sull’iscrizione. La maxi fideiussione da presentare
Quest’anno è raddoppiata per evitare i casi dell’ultima stagione. Sul fronte cessione proseguono i contatti

Pulcinelli e Verdone in tribuna
Ascoli, meno tre alla scadenza dei termini per presentare tutto il necessario e ottenere il semaforo verde per la partecipazione al prossimo campionato di serie C. Le attenzioni della famiglia Pulcinelli con la regia del direttore generale Domenico Verdone in queste ore restano fortemente focalizzate nella serie di obblighi da rispettare entro la giornata di venerdì 6 giugno. La situazione del Picchio, come ormai ben sappiamo da tempo, è tutt’altro che semplice e riuscire a ricevere il via libera dalla Covisoc non sarà poi così agevole. Quanto accaduto all’interno dei tre gironi nel corso dell’ultimo campionato di terza serie ha prodotto un precedente di fronte al quale il presidente Matteo Marani e il direttivo della Lega Pro hanno voluto reagire in maniera decisa inasprendo nei confronti delle società le garanzie richieste per dare prova della propria solidità economica. Una linea ben ferma per cercare di ridare credibilità ad una categoria falsata a più riprese dai seri problemi manifestati da molte società.
Uno dei nuovi grandi ostacoli sarà rappresentato dalla nuova fideiussione da 700mila euro che le partecipanti, tra cui l’Ascoli, dovranno presentare. L’aumento dell’importo richiesto per tale garanzia, che può essere di natura bancaria o assicurativa, è stata raddoppiata rispetto ai 350mila della stagione precedente. L’obiettivo perseguito, appunto, quello di rispondere all’esigenza di salvaguardare l’integrità dei campionati e rafforzare ulteriormente i presidi a garanzia della solidità economico-finanziaria delle società. L’introduzione del sistema premiale basato sull’indicatore di liquidità calcolato sulla situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2025, sancirà la misura minima di 0,8.
Se il club riuscirà a restare entro i limiti di tale parametro la fideiussione richiesta rimarrà quella della stagione precedente, ovvero 350mila euro. Cosa che non riuscirà a fare l’Ascoli Calcio. Per il club bianconero quindi si dovrà andare a valutare se l’indicatore di indebitamento presenterà un valore superiore alla soglia di 1,2 e se l’indicatore di costo del lavoro allargato supererà la soglia di 0,7. In questo caso l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di liquidità subirà un incremento del 15%. Nelle prossime ore la maggior parte delle preoccupazioni ruoteranno attorno a questo discorso.
Sul fronte cessione invece, ancora una volta non si sono fatti registrare passi avanti. I contatti tra gli attuali proprietari e la famiglia Passeri proseguono, ma tra Distretti Ecologici e le realtà imprenditoriali locali non è stata trovata quella sinergia necessaria per riuscire a gettare le basi per favorire l’eventuale passaggio delle quote azionarie del Picchio.
Massimiliano Mariotti
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