Ascoli: iscrizione in serie C tra debiti e sfide societarie
L'Ascoli affronta le sfide burocratiche per l'iscrizione in serie C, tra debiti e possibili cessioni azionarie.

Carpani in uno degli ultimi match (. Vagnoni
L’Ascoli si prepara ad ottemperare alle pratiche burocratiche che condurranno verso il perfezionamento dell’iscrizione al prossimo campionato di serie C. A prescindere da chi saranno i proprietari del Picchio, l’attuale società nei prossimi giorni comunque dovrà continuare a lavorare per rispettare le scadenze e gli obblighi imposti, sempre tenendo un occhio rivolto ad eventuali nuovi interessamenti per l’acquisizione delle quote azionarie attualmente in mano alla famiglia Pulcinelli. Cosa purtroppo resa complicata dall’entità dei circa 14,5 milioni di debiti che continuano a costituire uno scoglio molto difficile da superare per potenziali imprenditori interessati a portare avanti una possibile trattativa. Se da un lato i rapporti tra l’imprenditore romano di Bricofer e la tifoseria bianconera sono ormai definitivamente compromessi, dall’altro invece Pulcinelli è entrato nelle simpatie dei tifosi della Samb. Il prossimo campionato di serie C sarà quello che sancirà il ritorno del fatidico derby 39 anni dopo dall’ultima occasione e gli sfottò da ambo le parti sono già cominciati. Nel corso dell’ultimo match i sostenitori rossoblù hanno incitato il proprietario dell’Ascoli a non vendere col fine di auspicare ulteriori problematiche derivanti dalla gestione operata alla guida del club di corso Vittorio Emanuele.
Intanto l’Ascoli inizia a focalizzare le attenzioni sull’iscrizione. La fatidica data quest’anno sarà anticipata a venerdì 6 giugno per garantire controlli puntuali da parte della Covisoc che lunedì 9 poi provvederà a verificare la regolarità di tutta la documentazione presentata. La Lega Pro inoltre per apportare un miglioramento dal punto di vista amministrativo e regolamentare, dopo una stagione contraddistinta da svariate penalizzazioni ed esclusioni, ha optato per raddoppiare l’importo della fideiussione obbligatoria da 350 a 700mila euro. Per ottenere la licenza nazionale, le società dovranno dimostrare di aver pagato regolarmente gli stipendi di aprile a tutti i tesserati e dipendenti. A ciò dovrà aggiungersi il rispetto di un indice di liquidità minimo di 0,8. In caso contrario, sarà necessario effettuare un versamento compensativo (entro il 6 giugno) attraverso un aumento di capitale, versamenti in conto copertura perdite o finanziamenti infruttiferi dei soci. Se i parametri relativi all’indebitamento andranno a superare determinati valori soglia (1,2 per l’indebitamento e 0,7 per il costo del lavoro allargato), l’importo richiesto subirà un aumento del 15%. Nelle prossime ore si cercherà quindi di capire se le istituzioni e i vertici societari bianconeri riusciranno a creare i presupposti di una possibile cessione delle quote azionarie. Ritrovare una certa solidità, un valido progetto tecnico, ma soprattutto entusiasmo saranno fattori determinanti per consentire all’Ascoli di rialzarsi.
Massimiliano Mariotti
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