Ascoli, la frattura resta insanabile. Gli Ultras: "Non saremo al Del Duca"
Nella giornata di ieri il tifo organizzato ha reso nota la propria linea: "Pretendiamo cambiamenti radicali" .
Come anticipato dal Carlino, gli Ultras 1898 hanno deciso di disertare il Del Duca e seguire le gare dell’Ascoli in trasferta ‘solo per la maglia’. La lettera aperta ai tifosi che Massimo Pulcinelli ha inviato tramite l’ufficio stampa societario, subito dopo il comunicato dei supporters bianconeri, non cambierà lo stato delle cose. Gli ultras non vogliono avere più niente a che fare con questa dirigenza. Non sarà sufficiente neanche il probabile allontanamento dall’organigramma ufficiale dell’ex arbitro Massimo De Santis, anche perché nessuno potrà vietargli di seguire l’Ascoli da semplice spettatore. Insomma, la frattura con la città e con i tifosi è insanabile e solo il definitivo addio di Pulcinelli, del gruppo Ferinvest, di mister Carrera e di tutti i calciatori protagonisti della disastrosa stagione scorsa che ha portato alla retrocessione in serie C, potrà cambiare lo stato delle cose. Gli Ultras 1898 invece non saranno presenti domenica prossima in occasione della prima sfida di Coppa Italia allo stadio Del Duca alle ore 21 contro il Gubbio, ma sono pronti a partire per Ferrara per la prima gara di campionato in programma venerdì 23 agosto alle ore 20 allo stadio ‘Mazza’ per la sfida contro la Spal. Questo il comunicato degli Ultras 1898: "Tifosi dell’Ascoli desideriamo innanzitutto esprimere la nostra piena solidarietà agli ultras recentemente diffidati. Questi provvedimenti non fanno altro che aggravare le ferite che già ci portiamo dentro e sono il risultato diretto degli eventi degli ultimi mesi. Stiamo pagando un prezzo altissimo per esserci opposti ad una gestione sportiva e societaria che ci ha condotto alla retrocessione e alle attuali difficoltà finanziarie. Non possiamo restare in silenzio ed inermi di fronte ad una gestione che non rende giustizia alla storia e alla dignità della nostra squadra e dei suoi tifosi. L’Ascoli merita di tornare nelle categorie di vertice del calcio italiano. La triste verità è che hanno svilito la nostra identità e ciò che l’Ascoli rappresenta per noi e per il nostro territorio. E ciò che è peggio è che non fanno nulla per cambiare le cose. Non possiamo accettarlo. Pretendiamo cambiamenti strutturali e radicali a livello dirigenziale, sportivo, comportamentale e comunicativo. Vogliamo ambizione e programmazione. Non siamo disposti a tollerare ulteriori rinvii o scuse. Preso atto dell’assoluta assenza di alacrità e voglia di rimediare alla situazione, ci troviamo, nostro malgrado e con grande dispiacere, costretti a comunicare una decisione drastica: non assisteremo più alle partite casalinghe e sosterremo l’Ascoli solo nelle trasferte. Questa è una scelta dolorosa che va contro la nostra essenza, ma necessaria per dimostrare che la dignità degli ascolani viene prima dei risultati. Siamo noi l’Ascoli Calcio".
Valerio Rosa
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