Ascoli, positivi i primi segnali. Ma la tifoseria resta ancora divisa
Polemiche tra sostenitori soprattutto sui social. La squadra intanto ha convinto anche se servono rinforzi
Il giorno dopo la gara vinta contro il Gubbio per il primo turno della Coppa Italia di Serie C, è stata ‘battaglia’ tra i tifosi soprattutto sui social. Da una parte c’è chi ha criticato la ‘troppo numerosa’ presenza di supportes della ‘Pulcinellese’ sugli spalti del Duca in barba alla protesta degli Ultras di disertare lo stadio nelle gare casalinghe, dall’altra parte chi, forte dei 3.305 biglietti venduti, ha difeso la propria scelta di supportare la maglia bianconera al di la degli uomini che la rappresentano. Di sicuro la vittoria ha dato nuovo slancio a chi spera che sia un buon viatico per una immediata risalita in Serie B che magari possa rendere più appetibile l’acquisto della società, ma di certo non sarà facile nessuno dei due obiettivi. La squadra vista all’opera contro il Gubbio ha mostrato buone idee nonostante stia insieme praticamente da una settimana, qualche buona individualità e alcuni giovani di belle speranze. Tra tutti il portiere Matteo Raffaelli reduce da mezza stagione in prestito a L’Aquila e poi per altri sei mesi a Palma Campania sempre in Serie D. Contro il Gubbio ha avuto la sua occasione e se l’è cavata bene salvo poi dover piangere la scomparsa dell’amato nonno Carlo, papà dell’indimenticato campione grottammarese di beach Volley Andrea, deceduto durante la notte. Condoglianze.
In difesa si è notata la sicurezza del giovanissimo ascolano Mattia Piermarini (classe 2006) da sempre con la maglia del Porta Romana e che ha avuto la sua chance di guidare la difesa dell’Ascoli al fianco del ritrovato Tavcar. Bene anche il giovane centrocampista Augusto Bando a cui mister Carrera ha affidato la fascia da capitano. Classe 2006 Bando ad ottobre diventerà maggiorenne. Due le conferme: Simone D’Uffizi si è subito presentato con un bel gol, ma bella anche la rete realizzata da Davide Marsura uno che ha fatto carte false per tornare ad Ascoli. Chi ha impressionato veramente è stato Ivan Varone. Regista, testa alta, grande personalità grazie alle oltre 300 presenze in Serie C. Il vero capitano sarà lui e Bando crescerà tantissimo al suo fianco. Carrera ha iniziato con il 4-3-3 che diventava 4-2-3-1 quando Varone si portava dietro la punta, ma i bianconeri hanno reso di più nella ripresa quando è entrato Alagna e la squadra si è messa a tre dietro liberando Adjapong in difficoltà nel contenere lo scatenato David, e soprattutto facendosi trascinare dallo scatenato Bertini che ha avuto due occasioni per realizzare la terza rete e chiudere anzitempo il match. Insomma, una buona prova. La nota dolente il prato dello stadio Del Duca.
Intanto, domenica per i sedicesimi di Coppa Italia l’Ascoli sarà di scena alle 21 ad Arezzo con i toscani che hanno battuto in trasferta la Vis Pesaro per 3-1.
Valerio Rosa
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