Ascoli, serve subito una reazione. Il Pescara apre una sequenza dura

Il Picchio in fila dovrà vedersela con gli abruzzesi, poi Ternana, Perugia e Pineto. Cudini vuole la svolta

di MASSIMILIANO MARIOTTI
11 febbraio 2025
La grinta di Mirko Cudini

La grinta di Mirko Cudini

L’Ascoli si proietta verso la prossima delicata sfida in casa del Pescara. La seconda di due trasferte consecutive (lunedì 17 con avvio alle 20.30) metterà sulla strada della formazione di Cudini un avversario particolarmente complicato che proprio nell’ultimo turno disputato è riuscito a spezzare un digiuno di vittorie che si era prolungato per ben otto giornate. Proprio il match dell’Adriatico aprirà una sequenza di gare tutt’altro che agevoli che vedrà il Picchio vedersela con Pescara, Ternana, Perugia e Pineto. Tutte squadre in piena lotta per il vertice della classifica nonché per il consolidamento o il raggiungimento della griglia playoff. La sconfitta di Rimini ha momentaneamente complicato l’opera di risalita della classifica che con l’arrivo del nuovo allenatore sembrava divenuta realmente possibile. C’è ancora tempo per recuperare, ma nei prossimi appuntamenti in calendario i bianconeri non potranno più permettersi passi falsi. A partire dal confronto di Pescara. I risultati arrivati dagli altri campi nell’ultimo fine settimana sono stati pessimi per i bianconeri che si sono visti innanzitutto staccare da una diretta concorrente come il Rimini, ora salita a quota 34 punti e quindi avanti di quattro lunghezze.

A guadagnare terreno sull’Ascoli però sono state anche Pineto (vittorioso 1-0 sul Legnago), Pianese (vincente 3-2 contro il Sestri Levante), Pontedera e Gubbio. Incredibile la recente scia della formazione guidata dall’ex Menichini che, infilando quattro vittorie nelle ultime cinque partite, è passata dalla zona playout a quella playoff. Dal punto di vista tattico nei prossimi giorni saranno varie le situazioni di gioco da rivedere. Al cospetto dei romagnoli è finita per destare particolare preoccupazione l’involuzione vista nello sviluppo della manovra. Tolta infatti una prima parte dell’incontro in cui entrambe le contendenti si erano misurate alla pari mettendo in campo particolare vivacità, a seguire il pallino è sempre stato nelle mani del Rimini ancor prima del fatidico e controverso episodio arbitrale che poi ha visto Angelillo di Nola espellere Marsura in chiusura di primo tempo. La quantità di occasioni gol create dagli uomini di Buscè è stata quasi imbarazzante e fortunatamente i padroni di casa hanno peccato un po’ di precisione.

Le assenze in difesa di Gagliolo e Menna hanno acuito il deludente risultato di una sessione di mercato invernale in cui era necessario favorire l’ingresso di un centrale difensivo mancino. Ma al di là di ciò ancora una volta a non funzionare affatto sono state le due corsie laterali con Alagna e Adjapong rispettivamente autori di prove impalpabili in entrambe le fasi di gioco. A centrocampo indubbiamente l’assenza di Carpani per squalifica si è fatta sentire in modo particolare. I pochi rifornimenti per Corazza e Forte sarà infine un altro fattore da migliorare per sfruttare un potenziale che in questa categoria possono vantare in poche.

Massimiliano Mariotti

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