Ascoli, sfuma la trattativa con Pecci per la cessione delle quote del club

Le nuove situazioni debitorie frenano l'acquisizione del Picchio da parte di Pecci, sostenuto dal gruppo Sapio.

di MASSIMILIANO MARIOTTI
28 maggio 2025
Il patron dell’Ascoli Massimo Pulcinelli

Il patron dell’Ascoli Massimo Pulcinelli

Ascoli, sfuma anche la possibile riapertura delle trattative con Francesco Pecci. L’imprenditore di Orte nel bel mezzo del silenzio degli ultimi giorni si stava preparando a strutturare una nuova mossa per cercare di riaprire il discorso relativo alla possibile cessione delle quote azionarie del Picchio, attualmente di proprietà della famiglia Pulcinelli. A frenare, probabilmente stavolta in via definitiva, le intenzioni dell’amministratore delegato della Uniko Spa Sb, sarebbero state nuove situazioni debitorie non previste. Ieri mattina il potenziale interessato ha effettuato presso l’Agenzia delle Entrate nuove verifiche volte a meglio valutare lo stato di salute economica dello storico club di corso Vittorio Emanuele. E da quanto effettuato sarebbe emerso un debito fiscale (relativo agli ultimi due anni) già rateizzato, e ancora oggi rimasto insoluto, di importante entità.

Ecco così che quanto ravvisato avrebbe fatto desistere Pecci dalla possibilità di tentare un nuovo assalto per l’acquisizione della società oggi gestita dai Pulcinelli. Nei giorni successivi alla scelta di fare un passo indietro di fronte all’evenienza di inoltrare una proposta di acquisto, Pecci aveva interloquito in modo serrato con il gruppo Sapio, definito da molti il ‘boss dell’ossigeno’. L’azienda leader in Italia per la produzione, la fornitura di gas industriali, medicinali nonché per i servizi di homecare e assistenza domiciliare integrata. Un’impresa operante anche in Francia, Germania, Spagna, Slovenia e Turchia.

Proprio la famiglia Sapio aveva dialogato in maniera insistente, soprattutto nell’ultimo fine settimana, con l’amministratore delegato di Uniko sposando appieno la causa e confermando il proprio sostegno in qualità di sponsor con una somma notevole. Prima del fatidico passo da dentro o fuori alcuni rappresentanti della famiglia Sapio avevano incontrato i legali e i commercialisti di Pecci in una nota località umbra per definire la strategia da porre in essere.

L’imprenditore viterbese si sarebbe detto pronto a mettere subito sul piatto 3 milioni di euro per accollarsi tutte le spese necessarie per fronteggiare gli adempimenti previsti per ottenere il via libera all’iscrizione del prossimo campionato di serie C. Dopodiché si sarebbe provveduto ad affrontare anche il discorso relativo alla copertura parziale dell’attuale massa debitoria complessiva che grava sull’Ascoli. A seguito però dell’ultimissima verifica fatta però sarebbero emerse novità non previste che di fatto hanno visto tramontare anche l’ultima possibilità di tornare in corsa per rilevare le quote del Picchio. Ora gli attuali vertici societari così si preparano a fronteggiare i delicati obblighi che condurranno verso il fatidico termine del 6 giugno.

Massimiliano Mariotti

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