Ascoli: Stagione deludente per Curado e Gagliolo tra infortuni e difesa fragile
Curado e Gagliolo, penalizzati da infortuni, non riescono a risollevare l'Ascoli. Difesa debole e playoff sfumati.

Riccardo Gagliolo
Tra le grandi delusioni dell’annata c’è sicuramente il rendimento prodotto da due nomi esperti come Curado e Gagliolo che certamente avrebbero potuto fornire un contributo maggiore. A penalizzare il cammino di entrambi sono stati alcuni problemi fisici. Il bilancio dei numeri fatti registrare dal reparto difensivo sono stati tutt’altro che esaltanti. Anche le prove sfornate dal pacchetto arretrato non hanno permesso alla squadra di elevarsi e portare a casa qualche risultato utile in più. Soprattutto nei periodi dove l’attacco stava attraversando un periodo di crisi e si faceva fatica a trovare la via del gol. Le 46 reti incassate in 38 partite (media di 12 a gara) disputate sono state forse eccessive per una formazione chiamata a risollevarsi e rincorrere un piazzamento playoff nel corso del decisivo girone di ritorno. La stagione si è rivelata complicata per un nome, sulla carta, di spessore come Curado. Rilevato ad agosto dal Catania a titolo definitivo (vincolo contrattuale fino al 30 giugno 2026 con opzione) il centrale argentino alla fine ha potuto mettere a referto soltanto la miseria di 13 presenze di cui 12 partendo dal primo minuto. Il primo infortunio di una certa entità lo stoppò subito a settembre in occasione del confronto col Rimini, quando il 30enne subì una lesione meniscale. Il suo ritorno in campo culminò con una serata particolare: quella del ko di Lucca con contestuale esonero social di Mimmo Di Carlo. Un mese dopo nell’incontro con la Ternana perso al Del Duca ecco un nuovo guaio fisico. Stavolta a fermarlo fu una lesione di primo grado al bicipite femorale destro. La possibilità di poterlo rivedere in campo si manifestò in occasione delle ultime tappe di campionato che hanno visto l’Ascoli affrontare Torres e Sestri Levante. Diverso invece il caso di Gagliolo, arrivato nel mercato del gennaio 2024 per aiutare l’Ascoli allora guidato da Castori a lottare per la salvezza in B e poi invece finito per restare eccessivamente appiedato in infermeria. Il 35enne ha chiuso l’annata con soltanto 19 gettoni di presenza. Tale scenario però se da un lato non ha permesso sia a Curado che Gagliolo di poter essere impiegati con continuità, dall’altro ha invece offerto la chance ad altri elementi come Menna e Piermarini di avere l’occasione di trovare uno spazio certamente maggiore.
mas.mar.
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